La musicoterapia fa bene non solo ai bambini disabili, ma anche ai loro genitori, secondo un nuovo studio australiano della Queensland University of Technology (QUT). Tutti insieme, secondo gli scienziati, possono beneficiarne a livello sociale, nella comunicazione e nelle abilità motorie.
«Abbiamo scoperto che gli effetti della musicoterapia sono stati tutti molto positivi per i bambini con disabilità e, per me, la parte più interessante è stata l’effetto che ha avuto sulla salute mentale dei genitori», ha spiegato Kate Williams, ricercatrice dell’università. Siamo rimasti sorpresi e felici che sia successo perché mostra che la musicoterapia può essere un’esperienza positiva condivisa sia per i genitori e il bambino».
Laddove altri sistemi non riuscivano, la musica invece arrivava a catturare l’attenzione dei bambini disabili e anche dei genitori. In queste sessioni, i ricercatori utilizzavano una prima canzone di saluto per poi passare all’azione utilizzando strumenti vari, percussioni e movimento fisico per mezzo di danze.
«Ci sono moltissime ricerche che mostrano che la musica è molto motivante per i bambini, ed è molto raro trovare un bambino la cui attenzione non sia catturata dalla musica. La musica e il cervello funzionano bene insieme, e stimolando le aree ritmiche del cervello si possono stimolare le risposte motorie e i riflessi; ci sono anche i collegamenti nel cervello tra musica e linguaggio Molta di questa ricerca è stata fatto con gli adulti, ma la stessa si applica con i bambini», ha concluso Williams.