L’Agenzia per la sicurezza dei prodotti sanitari d’Oltralpe (Afssaps) lo ha infatti vietato nella sola indicazione di «aumento mammario per fini estetici». Anche in Italia la tecnica ha preso piede velocemente perché non richiede operazioni, anestesia e convalescenza. Basta distendersi sul lettino e farsi iniettare una certa quantità di ialuronico.
Le iniezioni vanno ripetute però ogni 12-18 mesi e non sono a basso costo. Possono approfittarne donne che si accontentano di una mastoplastica moderata (non oltre una misura) e che possiedono un seno piccolo. Perché allora vietarne l’uso in Francia?
«I motivi del divieto sono essenzialmente due», spiega Pierfrancesco Cirillo, membro della società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre). «Innanzitutto non sono esclusi rischi di infiammazione in un organo così delicato. Inoltre il pericolo è che frantumandosi, l’acido ialuronico possa dar luogo a formazioni di noduli. A quel punto il radiologo potrebbe avere difficoltà ad individuare la presenza di una patologia benigna, ad esempio una cisti, o precancerosa e questo determinerebbe il ritardo di una terapia».
La sostanza potrà essere invece adoperata come filler, per riempire e correggere le rughe del viso legate all’invecchiamento. Milioni di donne hanno sperimentato su se stesse con successo l’acido ialuronico per ringiovanire il proprio aspetto ed evitare di ricorrere al lifting.
Tre anni fa il prodotto, il cui vantaggio è quello di essere riassorbibile e dunque di non costituire una modificazione permanente, era stato lanciato con una nuova formulazione da un’azienda come sostitutivo temporaneo delle protesi (nome commerciale Macrolane). Per il momento il ricorso a dispositivi medicali per l’aumento di altri volumi del corpo (viso, zigomi) e per le rughe «non è rimesso in discussione».
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Tumore al seno: com’è cambiata la chirurgia
Tumore al seno: la ricostruzione mammaria è rimborsata dal SSN?
Tumore al seno: dopo la mastectomia la ricostruzione con autoinnesto di grasso
Chirurgia estetica: Italia nona al mondo per trattamenti