Una volta non basta. Il consiglio del National Institute for Clinical Exellence (Nice) britannico è preciso: non fidarsi più di una singola misurazione della pressione in caso di valori sospetti.
Lo indica un rapporto del British Medical Journal nel quale gli esperti dell’Università di Birmingham hanno messo a confronto sette ricerche in cui la pressione veniva misurata in diversi modi, e cioè in ospedale (quindi da personale esperto), a casa (dal singolo) oppure tramite un misuratore di pressione automatico che si indossa per 24 ore e che rileva i valori ogni mezz’ora durante il giorno e ogni ora di notte.
È risultato è stato nettamente a favore di quest’ultimo sistema, vincente – quanto a specificità e sensibilità – su entrambi gli altri tipi di misurazioni, più o meno accurate ma sempre singole, e quindi passibili di errori. In base anche a questi dati il Nice ha dunque preso posizione: è quasi inutile prendere come riferimento un singolo valore elevato di pressione, molto meglio ricorrere a una media giornaliera.
Il consiglio assume particolare importanza se si pensa che nel mondo ci sono non meno di un miliardo di ipertesi, moltissimi dei quali in terapia farmacologica per anni. Tuttavia, in molti casi per far rientrare i valori nella norma potrebbero essere sufficienti la dieta e l’attività fisica. Per questo disporre di uno strumento economico, l’apparecchio per le 24 ore, che fornisce un quadro verititiero si può tradurre in un miglioramento della cura e in un enorme risparmio per la collettività.
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