«Quelle protesi potrebbero essere dannose per la salute». La comunicazione è arrivata dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che ha convocato d’urgenza il Consiglio superiore di sanità per discutere della pericolosità delle protesi mammarie Pip (Poly implant prothese), prodotte da un’aziende francese e utilizzate anche in Italia.
La decisione è stata presa sulla scia dell’iniziativa presa dalle autorità sanitarie francesi che, secondo il quotidiano Liberation, avrebbero dato disposizione di rimuovere gli inserti in silicone entro il prossimo anno. Oltralpe la faccenda riguarda 30 mila donne che rischierebbero di sviluppare tumori e patologie simili, proprio come avvenuto nei due casi mortali che hanno fatto scattare l’allarme.
In Italia, in attesa di conoscere le valutazioni del Consiglio superiore di sanità richieste con carattere di urgenza, il ministero ha invitato gli operatori sanitari a non utilizzare i dispositivi in oggetto. Secondo le stime, le protesi Pip impiantate nel nostro Paese potrebbero essere tra la 4 mila e le 5 mila, all’incirca il 10-15% di quelle prodotte e utilizzate in Francia. Nella circolare del ministero è stato consigliata la sospensione degli impianti e la segnalazione di eventuali incidenti. Contemporaneamente è stato chiesto al Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute di verificare la presenza sul territorio nazionale del prodotto e di operare affinché non potesse essere più distribuito.