Nanotecnologia, rivestimenti più sottili si un milionesimo di millimetro, per accelerare la crescita dell’osso su impianti dentari e protesi d’anca: la riabilitazione è più breve e l’ospedalizzazione è più breve.
Nell’impianto dentale il rivestimento favorisce anche la possibilità di carico immediato e riduce la possibilità di proliferazione batterica, quindi il rigetto e le infiammazioni. Le nuove protesi, biocompatibili, hanno rivestimenti metallici con tecnica a freddo (cold spray), resistenti ed economici.
Nascono a Venezia nei laboratori del Civen, che coinvolge le università Cà Foscari e Iuav di Venezia, Padova, Verona e Veneto Nanotech che coordina le attività del distretto hi-tech per le nanotecnologie dei materiali. L’idea diventerà uno spin off: «alla base c’è il concetto di biomimetica, la capacità cioè di simulare strutture e morfologie delle superfici capaci così di integrarsi con l’osso umano e promuoverne la crescita», spiega Silvano Rech, assegnista di ricerca all’università Cà Foscari e autore dell’innovazione insieme ad altri due ricercatori , Andrea Trentin e Simone Vuzzù.
Fonte Repubblica Salute