Post di Laura Pentassuglia, ricercatrice in cardioncologia
al Departement Biomedizin, CardioBiology, Physiology Institute dell’università di Basilea
Dopo la mia avventura a Nashville, durata 5 anni, ho deciso che era arrivato il momento di iniziarne una nuova qui in Europa. La città che ora mi ospita è Basilea, nel nord della svizzera al confine con la Germania e la Francia. L’impatto con la nuova realtà è stato molto particolare, la prima definizione che mi è saltata in mente è stata quella di “una Milano ordinata”.
Passeggiando per le strade si sente parlare lingue di tutti i tipi, cinese, francese, indiano, arabo, spagnolo, portoghese, e naturalmente italiano. Questa sua internazionalità non è dovuta solo alla sua collocazione geografica, ma anche alla forte presenza di industrie farmaceutiche e a una università che si è classificata fra le prime 100 nel mondo in diverse discipline, quali biologia, informatica, fisica, e scienze della terra. Tutto questo ne fa una città aperta e di ampie vedute, dove è facile sentirsi a casa. E che poi dire della precisione svizzera?
Passeggiando per le vie di Basilea, la prima particolarità che balza all’occhio sono le case, di chiaro stile medioevale. Di fatto su molte è segnata la data di costruzione, che può risalire fino al 1300. Queste case contribuiscono a creare un’atmosfera unica che si accentua a dicembre con i mercatini natalizi. Spesso sembra di fare un tuffo nel passato e non è difficile immaginare come le persone vivevano. Fra le vicoli e viuzze del centro spesso si possono trovare negozi particolari, come quello di un mastro liutaio, articoli da casa confezionati a mano, o soprammobili d’autore dal sapore futuristico.
Un’altra particolarità sono i musei. A parte i classici di arte, imponenti ed all’avanguardia, mi è capitato di passare davanti ad alcuni di piccole dimensioni, anche se non meno importanti. Uno che mi ha molto colpito è stato il museo storico delle farmacie istituito dall’università di Basilea. Questo museo quasi passa inosservato, ma è una piccola gemma da non perdere per gli amanti della scienza.
Allontanandosi dal centro storico andando verso nord ci si scontra con il Reno. Questo fiume dall’apparenza placido e tranquillo, in realtà è pieno di vita. Infatti il Reno è navigabile ed è usato per il trasporto di merci da e per l’Europa centrale. Le sue banchine inoltre ospitano zone pedonali e balneabili (con la dovuta cautela ovviamente). Per queste sue caratteristiche, il Reno diventa vera e propria attrazione per gli abitanti locali e turisti che cercano un po’ di refrigerio durante l’estate. Per passare da una parte all’altra della citta’ esistono diversi ponti. Quello più importante è il Mittlere Brucke, costruito nel 1125, uno dei più antichi su tutto il corso del Reno. Per chi poi volesse provare un metodo inusuale per attraversare questo fiume, ci sono delle piccole barche, dette Fahrimaa, che sfruttano la corrente del Reno per traghettare le persone da una parte all’altra.
Insomma, Basilea è una piccola perla nel cuore dell’europa che consiglio a tutti di visitare assieme ad altre citta’ svizzere, come Berna, che tra l’altro è patrimonio dell’UNESCO, Losanna, Lucerna, e Zurigo.