La vita spericolata non è un gioco da ragazzi. Spesso gli adulti sono più testa calda dei giovani, e non è vero che gli uomini osano più delle donne. Se i maschi sono più inclini a rischiare con le finanze, magari tentando la fortuna in borsa nonostante le ultime altalene dei mercati, le femmine sono più coraggiose in società: per esempio sono più temerarie sul lavoro, disposte più degli uomini a sfidare le convenzioni e a prendere decisioni scomode.
A disegnare l’identikit degli sprezzanti del pericolo è uno studio in corso di pubblicazione su Current Directions in Psychological Science, rivista dell’Associazione Usa per le scienze psicologiche, firmato da un team di esperti del Center for Decision Sciences della Columbia Business School americana. Se è vero che a seconda del sesso e dell’età è possibile individuare una tendenza generale ad assumersi o meno dei rischi, e a farlo in settori differenti, la ricerca conferma anche il ‘peso’ delle emozioni sulle attitudini di ognuno.
Adolescenti o adulti, uomini o donne, tutti agiscono il più delle volte sull’onda del mood del momento. Un esempio lo spiega chiaramente: se una persona arrabbiata perché ha appena litigato con qualcuno si mette al volante e entra in autostrada, premerà più facilmente sull’acceleratore per sfogare il proprio nervosismo sul pedale.Lo studio americano sfata in particolare due luoghi comuni: da un lato l’amore del rischio come sinonimo di mascolinità, dall’altro come vizio dei giovani, comunemente considerati più impulsivi e meno in grado di prevedere le possibili conseguenze di ogni azione.
Secondo gli autori, invece, in alcuni campi le donne si buttano anche più degli uomini. Mentre gli adolescenti, se hanno il tempo di riflettere, sanno mantenere il sangue freddo anche meglio degli adulti. In linea generale, riassumono gli studiosi, gli uomini sono più spericolati delle donne in campo finanziario. Se si tratta di azzardare investimenti o di fare un acquisto importante, allora sono più disposti a rischiare. Le femmine, invece, tendono più dei maschi ad assumersi rischi nella sfera sociale.
Nel corso della vita, per esempio, sono bravissime a reinventarsi: nei momenti difficili non hanno paura di rimboccarsi le maniche, non esitano a intraprendere una nuova professione e a ripartire da zero anche se si avvicinano i 40 anni, e in una riunione di lavoro sono le prime ad alzare la mano per sottoporre all’attenzione dei colleghi un argomento spinoso. Quanto ai teenager, è opinione comune che siano spericolati per natura.
Ma gli scienziati hanno dimostrato che non è proprio così. Se è vero che nella vita reale – sotto la pressione degli stimoli esterni o magari per seguire il branco – finiscono per assumere atteggiamenti più rischiosi rispetto ai grandi, risulterebbero molto più saggi in un mondo perfetto in cui fosse concessa loro la tranquillità e la libertà di agire come meglio credono. In un esperimento in cui i ricercatori americani li invitavano a riflettere con calma su una situazione, gli adolescenti si sono dimostrati più prudenti e più attenti sia dei bambini che degli adulti.
Fonte Adnkronos