Le cure contro il cancro costano sempre più care: nell’ultimo decennio il costo è più che raddoppiato (e sono in arrivo nuovi farmaci il cui prezzo può essere dieci e più volte superiore ai precedenti). Sono soldi spesi sempre bene?
Un corposo rapporto pubblicato su Lancet Oncology lancia un sasso che farà discutere. Un gruppo di esperti londinesi guidato da Richard Sullivan del King’s College, sostiene che buona parte di queste preziose risorse vieneimpiegata (sprecata?) nelle ultime settimane di vita, quando non è più il tempo di cercare una guarigione ma si dovrebbe puntare solo a mantenere buona le qualità della vita che resta.
Questo è frutto di urla cultura medica dell’eccesso, che non è condivisa in realtà da malati e familiari, quando sono ben informati sulle prospettive e sulle possibili opzioni. Secondo gli esperti londinesi, il costo di 5 miliardi di sterline l’anno si avvicina ormai ai limite della sostenibilita anche per un paese ricco come la Gran Bretagna.
Pochi giorni fa la casa farmaceutica Roche (che produce fondamentali rimedi contro il cancro) ha annunciato che non fornirà più farmaci agli ospedali greci, che da quattro anni sono in ritardo sui pagamenti. Più rapidamente di quanto non si pensi si può arrivare a dover rinunciare a cure essenziali per tutti i malati per pura e semplice insolvenza, oppure si pura scegliere consapevolmente di rinunciare solo agli sprechi della cultura dell’eccesso.
Fonte Espresso