Testo di Francesca Petrera,
blogger e vicedirettore di OGGI SCIENZA
Quando invecchiando si fa sempre più fatica a fare sforzi fisici e manca il fiato salendo le scale, beh, forse la colpa è dei cromosomi delle cellule che sono diventati troppo corti. Un articolo pubblicato sulla rivista Mechanisms of Ageing and Development ha messo in correlazione la lunghezza dei telomeri (le estremità dei cromosomi) con la capacità di svolgere sforzi fisici.
I telomeri sono la parte finale dei cromosomi e sono importanti nella fase di divisione cellulare. Tendono ad accorciarsi con l’invecchiamento perché a ogni replicazione del Dna diventano sempre più corti, al punto che qualcuno ha pensato di utilizzare la lunghezza dei telomeri come parametro per conoscere l’età biologica. Il meccasismo molecolare che sta alla base di questo processo però non è ancora chiaro e molti gruppi di ricerca ci stanno lavorando.
Nello studio sono stati analizzati i campioni di sangue di 548 gemelli (90 coppie di uomini, 184 coppie di donne), sia monozigoti che dizigoti, coinvolti a partire dal 1995 in un ampio studio danese chiamato Longitudinal Study of Aging Danish Twins (LSADT).
I gemelli analizzati sono senz’altro anziani e hanno un’età media di 78,3 anni per gli uomini (73-88) e 79 anni per le donne (73-94). I risultati hanno dimostrato che all’aumentare della capacità fisica, descritto dai partecipanti come una maggior facilità di salire le scale, correre e sollevare pesi, anche il LTL aumenta. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno eseguito due indagini: hanno misurato in laboratorio la lunghezza dei telomeri dei globuli bianchi (Leukocyte telomere length, LTL) e hanno chiesto ai gemelli di rispondere a un questionario per valutare gli stili di vita, l’attività fisica, la resistenza e le capacità cognitive.
Telomeri più lunghi e maggiore forza fisica dunque. In realtà la spiegazione di questa correlazione non è semplice da trovare, perché il meccanismo molecolare che sta alla base dell’accorciamento dei telomeri è molto complesso e coinvolge moltissimi fattori, sia molecole all’interno della cellula che fattori ambientali, come il fumo e l’inquinamento.
La genetica determina infatti la lunghezza dei telomeri alla nostra nascita ed è naturale che questi si accorcino gradualmente nel corso della nostra vita a ogni replicazione cellulare, ma la velocità con cui avviene questo processo varia da persona a persona. Non è quindi ancora chiaro se l’accorciamento dei telomeri sia la causa dell’invecchiamento o invece sia uno dei sintomi e rifletta la condizione naturale a cui ognuno di noi va incontro con il passare degli anni.
Francesca Petrera
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