Disabili

Ops… ho scordato la disabilità a casa

C’è la storia di Sandro, disabile centauro che con la sua moto a tre ruote è partito da Venezia e attraverso le Repubbliche Baltiche è giunto a CapoNord. Ci sono i volti e il racconto dei rappresentanti della nazionale curling in carrozzina. C’è la saggezza di Tarek, simpaticissimo clown a rotelle.  

C’è la storia di Sandro, disabile centauro che con la sua moto a tre ruote è partito da Venezia e attraverso le Repubbliche Baltiche è giunto a CapoNord. Ci sono i volti e il racconto dei rappresentanti della nazionale curling in carrozzina. C’è la saggezza di Tarek, simpaticissimo clown a rotelle.

 

Storie di persone comuni, speciali – o forse sarebbe meglio dire straordinarie citando il sottotitolo del libro – che da anni convivono e lottano contro una loro personalissima disabilità e riescono – quasi dimenticandosi dei loro limiti – a vivere non naturalezza i propri sogni.

Gruppo San Donato

Dorotea Maria Guida, per gli amici Mary, ha raccolto in Ops… ho scordato la disabilità a casa (ed Primalpe, euro 13) una dozzina di storie in un libro che coniuga tenerezza e impegno sociale, sogno e realtà, ironia e leggerezza. «Il titolo nasce», spiega Guida, «dall’ilarità scaturita dal fatto che molte persone con disabilità che ho conosciuto sono attive, sportive e dinamiche. E forse proprio per questa foga di vivere è capitato loro, una volta fatto il passaggio sulla vettura di dimenticarsi di caricare anche la carrozzina, lasciandola in garage».

«Oltre al sorriso», prosegue l’autrice «il titolo ci invita a riflettere sul fatto che la disabilità fisica è solo un’espressione del corpo, della quale ci si può anche dimenticare quando si riesce a vivere una vita piena. Senza il disagio dei pregiudizi o la costrizione degli ostacoli esterni».

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