Non mi sono allarmata quando, intorno ai vent’anni, su guance, naso e décolleté hanno iniziato a diffondersi delle zone di pelle rossastre. Il loro aspetto era inequivocabile anche prima che fosse il medico a confermarlo: couperose, vale a dire un inestetismo cutaneo dovuto alla dilatazione di capillari sanguigni fragili e delicati, evidenziato dal ristagno di sangue. Del resto, il mio sistema circolatorio non è mai stato ottimale: accuso molto il freddo a mani e piedi, mi si formano facilmente dei lividi anche in seguito a piccolissimi traumi, e la mia pelle è sempre stata un po’ rossastra. In più, mi ha spiegato lo specialista, nel mio caso hanno contribuito altri due fattori: un’indubbia predisposizione genetica, e i lunghi mesi delle vacanze estive da bambina trascorsi al mare senza preoccuparmi di proteggere la pelle dai raggi del sole.
Sta di fatto che nei primi anni la mia couperose non mi ha infastidito più di tanto. Tutto quello che facevo era seguire il consiglio del medico di mangiare frutti di bosco in gran quantità, soprattutto mirtilli, che hanno la proprietà di rinforzare la struttura dei vasi sanguigni facilitando la circolazione. Le difficoltà sono arrivate insieme al mio lavoro in tv, soprattutto per la conduzione di Pianeta Mare, che mi costringeva nuovamente a lunghe esposizioni al sole, magari in barca, dove si sa che i raggi moltiplicano i loro effetti. Il forte arrossamento mi imponeva un eccesso di trucco per coprirlo, inadatto alla situazione, oltre che alla mia assoluta predilezione per i make up leggeri e naturali. Urgeva una soluzione. E l’ho trovata nei trattamenti al laser, gli unici in grado di debellare efficacemente la couperose.
Ho sperimentato diversi centri prima di individuare quello che utilizzava la tipologia più efficace, che frequento tuttora. Il trattamento dura circa mezz’ora: protetta da appositi occhialini, vengo sottoposta a laser inviati da uno strumento simile a una pistola, variabili in lunghezza e intensità a seconda che siano indirizzati su naso, guance, décolleté, e sui piccoli angiomi che si manifestano di tanto in tanto. Al termine viene applicato del ghiaccio sulle zone trattate per attenuarne rossore e gonfiore. E dopo un paio di giorni in cui restano piccoli lividi decisamente antiestetici, torna tutto a posto. Certo, pur attenuandosi moltissimo, il problema è destinato a non scomparire mai in maniera definitiva. Ma i risultati che ho ottenuto in dieci anni sono stati molto soddisfacenti. Di volta in volta, la couperose si ripropone in maniera sempre minore e rallentata, tanto che ultimamente mi sottopongo alla terapia solo una volta ogni due anni.
Non esistono invece cosmetici risolutivi, ma è anche per smorzarla e curare la pelle in modo sano che uso quotidianamente prodotti biologici certificati a base di erbe officinali selezionate: stendo tutte le mattine una crema alla rosa, il contorno occhi, e alterno l’olio riequilibrante con quello di rosa mosqueta, di argan e di mandorle dolci. Sono una vera fan dell’olio usato come cosmetico, e considero addirittura l’extravergine di oliva uno dei prodotti migliori per la pelle: lo applico soprattutto sul corpo, lo utilizzo sotto la doccia insieme al sale fino per uno scrub naturale, e una volta al mese faccio impacchi al viso e ai capelli. Lontano dalle telecamere, anche il mio make up è a base di prodotti biologici certificati: poiché adesso la mia couperose non richiede più una copertura «pesante», uso un fondotinta fluido, cipria in polvere trasparente, fard e mascara. Ma soprattutto evito il più possibile l’esposizione al sole, e proteggo sempre il viso con un cappello di paglia a tesa larga, che prediligo in assoluto rispetto a qualunque crema solare.
Non ho dimenticato neppure i vecchi consigli del mio medico rispetto all’alimentazione indicata per la circolazione, e di conseguenza per la couperose. La mattina a colazione mi faccio un frullato di frutti di bosco con latte di riso, bevo ogni giorno mezzo bicchiere di succo di mirtillo e mezzo limone spremuto, perché la couperose può anche essere evidenziata da una carenza di vitamina C. E poi, dieta mediterranea e quasi quattro litri al giorno di acqua naturale. E adesso della mia pelle non ho quasi più di che lamentarmi.
Tessa Gelisio
Testimonianza raccolta da Grazia Garlando per Ok Salute e benessere – gennaio 2015