Focus a cura di Giuseppe Marinari, responsabile del Centro dell’obesità dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano)
Ci sono persone con un metabolismo più lento, come ha raccontato a OK Gerry Scotti, e che tendono quindi a ingrassare indipendentemente dal tipo di alimentazione. E c’è chi ha un metabolismo più veloce e tende a dimagrire con più facilità. Questo perché non tutti gli organismi hanno bisogno della stessa quantità di energia, quindi di cibo, per sopravvivere.
DISPENDIO ENERGETICO. L’energia richiesta dal corpo umano per funzionare è la porzione più importante del metabolismo: circa l’80% del consumo energetico è dovuto al mantenimento delle funzioni vitali, mentre il restante 20% dipende dall’attività fisica svolta. Chi quindi richiede molta energia per fare funzionare il suo corpo, a parità di calorie assunte, tende a ingrassare meno ed è favorito nel perdere peso. Tuttavia, sono più numerose le persone come Scotti, cioè quelle con un metabolismo più lento.
OBESITÀ IN AUMENTO. Fino a 100-150 anni fa, l’uomo ha dovuto lottare per procurarsi il cibo. Ora che nelle società occidentali non si vive più in queste condizioni, spesso si mangia più di quanto si consuma. Questa è la causa del dilagare dell’obesità in atto, unitamente al fatto che rispetto ai nostri nonni ci muoviamo molto meno per le attività quotidiane.
DIETA. Ci sono alcune diete, anche molto popolari, che possono peggiorare la situazione anziché migliorarla. Si tratta di regimi drastici che purtroppo spingono a seguire comportamenti alimentari sbagliati, se non patologici. L’unico modo per controllare il peso è ingerire le calorie che ci servono. Se si vuole dimagrire, occorre assumerne meno di quante ne consumiamo.
SOLUZIONI. Per raggiungere questo obiettivo può essere utile imparare a conoscere il valore calorico degli alimenti. Inoltre, possiamo agire aumentando l’attività fisica, cioè il consumo di energia. Non esistono scorciatoie né tantomeno farmaci sicuri in grado di modificare il metabolismo. Fino a qualche anno fa c’erano in commercio farmaci a base di anfetamina o derivati in grado di accelerare il metabolismo, poi ritirati perché responsabili di problemi cardiaci. Solo nei casi di obesità grave, quindi patologica, può essere necessario ricorrere alla chirurgia bariatrica (che sfrutta varie tecniche con l’obiettivo di ridurre l’introito calorico).
PESO FORMA. Il peso forma è puramente indicativo e non dev’essere un’ossessione. Avere qualche chilo in più rispetto agli standard imposti dalla società non compromette la salute: è invece molto importante badare alla distribuzione del tessuto adiposo, che se concentrato sull’addome (il cosiddetto girovita) può mettere a rischio di eventi cardiovascolari, al contrario dei chili in più distribuiti sui fianchi. Se il metabolismo porta ad avere un peso superiore alla media non ci si deve accanire per arrivare a un obiettivo irraggiungibile. Alcuni regimi drastici fanno perdere chili, che poi vengono recuperati nel giro di poco tempo. Meglio restare un po’ in sovrappeso facendo attenzione a non ingrassare e adottando un’alimentazione sana ed equilibrata.
Tratto da OK Salute e benessere ottobre 2015
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