Focus a cura di Giovanni Abbruzzese, ordinario di neurologia all’Università di Genova e presidente della Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson (Limpe).
Per Parkinson giovanile si intende la malattia di Parkinson con esordio prima dei 40 anni: i casi di patologia giovanile rappresentano circa il 10% dei casi di Parkinson.
SINTOMI. I sintomi sono simili a quelli che si manifestano nei pazienti in età più avanzata, ma sono meno frequenti problemi associati come la perdita di memoria, lo stato confusionale e i disturbi dell’equilibrio.
CAUSE. Dalle ricerche è anche emerso che nelle persone più giovani affette da Parkinson possono esistere delle mutazioni genetiche, specialmente quando la malattia viene diagnosticata in individui al di sotto dei 40 anni.
TERAPIE. In genere, il decorso della malattia nei pazienti più giovani è più graduale e protratto nel tempo. Questo potrebbe essere dovuto in parte al fatto che nei pazienti più giovani altri problemi di salute sono meno presenti rispetto ai pazienti in età avanzata. Per contro, in chi è colpito dalla forma giovanile spesso sono più numerosi i problemi legati ai movimenti involontari dovuti all’assunzione del farmaco più comunemente prescritto, la levodopa. Per questo motivo, il Parkinson a esordio giovanile viene di solito trattato inizialmente con farmaci alternativi alla levodopa.
Giovanni Abbruzzese, ordinario di neurologia all’Università di Genova e presidente della Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson (Limpe)
OK Salute e benessere