Sessualità

Lo psicologo spiega i sogni ricorrenti dei lettori

Raffaele Menarini interpreta i racconti onirici arrivati in redazione

In redazione sono arrivate decine e decine di e-mail con i sogni ricorrenti e non è stato facile scegliere i racconti più significativi.

Lo ha fatto per noi lo psicologo Raffaele Menarini, che all’Università Lumsa di Roma ha catalogato migliaia di sogni ricorrenti e ne ha elaborato il significato. «Dalla nostra ricerca sui sogni ricorrenti, si è potuto evidenziare come gli stessi abbiamo origine dall’attività onirica dei bambini, nel periodo che va dai sei a dieci anni. Si tratta di una lunga fase di passaggio che segna la transizione dall’immaginario familiare all’immaginario sociale. Il primo è caratterizzato dai temi culturali dell’universo familiare, il secondo dai modelli emotivi del sociale».

Gruppo San Donato

I sogni ricorrenti

«Il risultato di questa transizione è l’identità soggettiva. Questa, essendo fisiologicamente conflittuale riesce a trovare una parziale risoluzione del conflitto grazie alla struttura narrativa dell’universo onirico. Detto in altri termini ogni bambino deve creare da solo le proprie favole notturne che gli permettono una prima integrazione tra i due universi e insieme una prima interpretazione del mondo sociale. La struttura di questa trama onirica originaria si ripeterà negli anni futuri sottoforma di sogno ricorrente».

Sogni ricorrenti: in bici contromano in autostrada

IL SOGNO

«Faccio questo sogno da circa dieci anni, due o tre volte all’anno. Mi trovo nei più variegati paesaggi, guidando una bicicletta o un’automobile.In entrambi i casi non rispetto il percorso e i mezzi mi portano dove vogliono senza che io, pur provandoci, possa farci niente. Per esempio mi sono trovata in autostrada in bicicletta, contromano per giunta.
Quasi sempre i freni della bici o dell’auto non funzionano. Corro alla velocità della luce. Ho molta paura di cadere e di farmi male. In genere però non succede e il sogno si conclude spesso con un arrivo da qualche parte, oppure mi sveglio prima di essermi fermata».
Isabella Carpesio, 35 anni, Padova

L’INTERPRETAZIONE

L’ambiente naturale che domina il sogno della lettrice pone in risalto la densità emotiva del suo mondo interiore. La sognatrice mette in scena la paura di non riuscire a controllare le sue emozioni che, per questa ragione, non sempre riescono a essere espresse totalmente.
La bici o la macchina senza freni indicano, infatti, il conflitto interiore di un’emotività che non sempre può essere gestita. Il sogno rimanda alla percezione inconscia degli effetti prodotti dai meccanismi emotivi attivati dalla società globalizzata, che dona l’illusione di potersi muovere nella libertà progettuale assoluta (culto della libertà senza limiti), ma in realtà orienta le scelte comportamentali dell’individuo.

Sogni ricorrenti: i passaggi segreti a casa della nonna  

IL SOGNO

«Mi trovo in luoghi familiari (come casa mia, casa dei miei nonni e la mia casa universitaria) quando all’improvviso mi accorgo di porte che prima non c’erano, passaggi segreti, stanze nuove.
Nel sogno sono felice. La casa è piena di novità che prima non conoscevo, anche se rimango un po’ turbata per non essermene mai accorta. Al risveglio il sogno mi lascia una bella sensazione a tal punto che da piccola mi capitava di andare a casa di mia nonna e controllare di persona se nel garage non ci fosse davvero quella porticina…
Faccio questo tipo di sogno abbastanza di frequente e fin da quando ero bambina».
Eleonora Miulli, 25 anni, Porto Sant’Elpidio (Fermo)

L’INTERPRETAZIONE

La casa e la porta che si apre verso un mondo sconosciuto avvicinano il sogno della lettrice di OK alla struttura narrativa di produzioni fantastiche per il cinema, quali Le cronache di Narnia, di Clive Staples Lewis (a dicembre uscirà nelle sale il terzo capitolo della saga). Oppure Coraline e la porta magica, il film d’animazione di Henry Selick.
L’icona della casa nella psicanalisi è tra le più importanti, poiché designa l’identità dell’Io. Questo sogno indica la possibilità di cambiamento e di apertura verso nuove esperienze. L’identità familiare (la casa della nonna) non è chiusa al sociale, ma possiede quella porticina che simboleggia il misterioso transito tra il mondo interiore e quello esterno.

Sogni ricorrenti: di notte al cimitero 

IL SOGNO

«Ultimamente ho un “problema” che turba le mie notti e non so come risolvere. Faccio un sogno molto ricorrente, quasi ossessivo, ma anche molto macabro, per questo non ho mai avuto il coraggio di rivelarlo a nessuno.
Mi trovo in un cimitero, è notte fonda e lo scenario davanti a me è cupo, tetro… quasi spettrale. Guardo a terra e trovo sotto i miei occhi le tombe di mio fratello e di mio nonno (che ho realmente perso, anche se non li ho mai conosciuti perché sono entrambi morti prima della mia nascita), una accanto all’altra. Allora presa da una sensazione irrefrenabile ma non ben identificabile prendo una zappa…
Scavo, scavo e scavo fino a riportare alla luce le tue tombe. Le apro ed osservo i resti dei miei cari, le loro ossa, con una sensazione di curiosità mista a timore… ».
Federica Falcone, 18 anni

L’INTERPRETAZIONE

Il sogno della lettrice è particolarmente interessante da un punto di vista storico poiché rimanda a sogni fatti da Jung e da Freud che hanno introdotto la scoperta dell’inconscio.
Le immagini dei sogni cimiteriali, che sono le più frequenti, suggeriscono la struttura narrativa del Doppio che ha particolarmente caratterizzato la letteratura dell’800. Per Doppio si intende una immediata rappresentazione di tutto ciò che non è osservabile direttamente dalla mente poiché rimosso e quindi del tutto inconscio.
Si tratta di quelle componenti conflittuali e sofferenti della personalità umana con le quali si entra in contatto nella tarda adolescenza secondo i dettami dell’entrata nel modo adulto di Siddharta. Questo contatto produce un senso di colpa che nel sogno della lettrice è rappresentato dalla morte dei propri cari.
Questo tipo di sogno ricorrente segnala un’altissima capacità di introspezione psicologica (insight) caratterizzante un alto quoziente intellettivo.

Sogni ricorrenti: un difficile atterraggio 

IL SOGNO

«Per molti anni ho avuto un sogno ricorrente molto bello. Da circa tre anni si è trasformato in semi-incubo. Inizia sempre con la mia decisione di levarmi in volo, allargo le braccia, dolcemente mi alzo, comincio a volare evitando i vari ostacoli (linee di alta tensione, alberi ecc). Vado sempre più in alto. Parecchie volte, entrando dalle torrette, ho visitato sale di castelli rimanendo sempre sospesa all’altezza dei soffitti.
Quando poi decido di rientrare, dal cielo atterro dolcemente con una sensazione bellissima. Questo fino a circa tre anni fa, da quando iniziando a scendere a terra improvvisamente sono preda di un forte vento, una forza incredibile che mi spinge in varie direzioni. Ed eccomi a dover fare uno sforzo sovrumano per riuscire a riprendere il controllo».
Valentina, 57 anni

L’INTERPRETAZIONE

Il motivo onirico del volare è particolarmente studiato a livello scientifico poiché rappresenta l’anticamera del sogno lucido. Quest’ultimo è un tipo di sogno nel quale il sognatore è conscio di sognare e quindi si sente libero di modificare la trama del sogno stesso.
È come se avvenisse paradossalmente uno scontro tra la libertà del sognatore di fare quello che vuole e la necessità inconscia alla base del sogno. Questo paradosso è presente anche nel sogno della nostra gentile lettrice poiché la sua capacità di volare viene ad essere disturbata da un forte vento.
Questo sogno esprime le limitazioni che l’immaginario collettivo attuale (simboleggiato nel sogno dal vento) impone all’individuo.

Sogni ricorrenti: il numero di telefono 

IL SOGNO

«Da circa 25 anni sogno di voler chiamare qualcuno per poter parlare e sfogarmi. Quando sono iniziati i sogni c’erano i telefoni a rotella. E lì iniziano i problemi perché posso comporre tutti i numeri possibili e immaginabili tranne quello che voglio io! Molte volte perché manca il numero sulla rotella o sulla tastiera, altre perché è rotto il telefono, altre perché anche se compongo giusto il numero se ne forma altro! È un vero incubo.
Ora con i cellulari è la stessa cosa, non riesco a chiamare perché non c’è campo o si scarica la batteria. Allora cerco di sostituire il telefono con una calcolatrice, perché mi basta riuscire a fare il numero. Ma tutto è inutile. C’è sempre qualche disturbo che mi impedisce di fare il numero che voglio io, quindi il sogno diventa incubo alla disperata ricerca del modo per comporre il numero e parlare con chi desidero».
Fulvia Celoria, 46 anni

L’INTERPRETAZIONE

Il tema onirico del telefono è quello ricorso con la più alta frequenza nei sogni dei nostri lettori. In alcuni è presente il problema di non riuscire a riconoscere i numeri della tastiera, in altri di non riuscire a digitare il numero esatto. Il risultato, in ognuno dei casi, è sempre quello di non poter stabilire un contatto con la persona desiderata: problema estremo di incomunicabilità.
Ma cosa rappresenta sul piano simbolico questa persona? In ultima analisi i sogni telefonici traducono finalmente il senso profondo dell’attuale configurazione del nostro immaginario collettivo. Si tratta della enorme difficoltà relazionale paradossalmente presente in una società nella quale la comunicazione mediatica ha raggiunto il suo massimo livello.
La persona irraggiungibile rappresenta allora simbolicamente noi stessi o meglio la nostra anima perduta nel labirinto della Rete.

Sogni ricorrenti: la cantina di casa

IL SOGNO

«Ho sogni frequenti, da sempre. Purtroppo sono sogni molto angoscianti e non riesco a liberarmene!
Sogno di trovarmi in uno scantinato e in una cantina piccola e stretta. Ci sono le bare rotte e logore dei mie nonni.
Sogno la cantina della casa di quand’ero piccola dove mia madre mi portava spesso per ordinare le sue cose. Ci sono tra i ripiani accatastati dei sarcofagi egizi con delle mummie, ma non riesco a uscire.
Sogno di accoltellare e affettare per difesa degli assassini o qualcuno che ha a che fare con il diavolo, ma loro si ricompongono.
A volte sogno di essere a scuola e so che mi interrogheranno in storia. Non ho studiato niente e cerco di ripassare frettolosamente un periodo dell’antica Roma».
Sabrina Simcic, 36 anni

L’INTERPRETAZIONE

Nei sogni della lettrice sono presenti temi legati al passato familiare (la cantina, i sarcofagi, lo scantinato), indicano qualcosa di sepolto che cerca di riemergere con fatica. Lei cerca di affrontare ciò che le procura angoscia (assassini, incidente del marito) anche se i suoi sforzi sembrano essere vanificati da forze superiori (diavolo). Nell’ultimo sogno, a differenza degli altri, lei trova la forza di affrontare le sue paure e tuffarsi nel mare che rappresenta il tempo ritrovato nel futuro.

Sogni ricorrenti: i numeri di telefono illeggibili  

IL SOGNO

«Faccio questo sogno abbastanza di frequente (non sempre con la stessa frequenza ma abbastanza da classificarlo come abituale). Devo telefonare a qualcuno, ed è una telefonata importante quella che devo fare. Ho l’apparecchio telefonico, conosco il numero da digitare, ma puntualmente non riesco a effettuare la telefonata, nonostante ripetuti tentativi. Questo perché i numeretti sui tasti sono quasi illegibili. A volte sembra che qualche numero non ci sia proprio. Altre volte mi sbaglio anch’io nel digitarli, spingendo i tasti più volte e dunque sbagliando numero, e devo ricominciare da capo. Non riesco mai a fare questa importantissima telefonata, e più passano i minuti nei tentativi e più mi angoscio, chiedendomi come farò senza quella telefonata».
Simona Bianchi, 43 anni

L’INTERPRETAZIONE

Probabilmente i ripetuti tentativi, andati a vuoto, di telefonare sono indicatori di una difficoltà nella esternazione delle sue emozioni e dei suoi pensieri nei confronti di una persona per lei significativa («la telefonata è importantissima»). Il sogno rimanda al tema del come superare l’incomunicabilità.

Sogni ricorrenti: le punture sulle braccia

IL SOGNO

«Aprivo le ante di un mobile di casa e trovavo un ripiano completamente tarlato e ricoperto da insetti che mi pungevano il braccio. Da queste punture ricevute, bucando i ponfi, uscivano dalla mia pelle dei vermi. Mi sono svegliata molto scossa!».
Pina Pantaleo, 42 anni

L’INTERPRETAZIONE

Nella casa, simbolo dell’Io, si trova un mobile tarlato che viene aperto: potrebbe indicare un aspetto della personalità che è stato celato per diverso tempo. Gli insetti, inoculatori dei vermi, potrebbero rimandare a ripercussioni nel presente di avvenimenti passati dolorosi ma che lei è pronta ad affrontare (i ponfi vengono bucati) grazie alle risorse maturate nel tempo.

Sogni ricorrenti: arrivano gli Ufo

IL SOGNO

«Il sogno ricorrente, da circa 6 anni, è l’apparizione di dischi volanti: per intenderci Ufo. Questi astronavi, di forma tonda, girano tra gli edifici senza mai atterrare e io scappo più veloce che posso. Non vedo altre persone, sono solo io.
Quasi sempre mi ritrovo in campagna o viale alberato (dove non ci sono astronavi) e una voce mi sussurra di mettermi sotto il terreno (tipo fossa) perché lì non mi vedranno.
Sogno da quando ero bambino e molti dei miei sogni, riguardo la mia persona e familiari stretti, si sono avverati con una precisione disarmante».
Pepe Domenico, 41 anni

L’INTERPRETAZIONE

Gli alieni indicano il sentirsi invaso dall’altro. Probabilmente lei sente la necessità di uno spazio personale che deve essere celato (mettersi sotto il terreno) affinché la sua indipendenza possa essere tutelata.
I «sogni premonitori» indicano una grande sensibilità e recettività per gli eventi esterni.

Sogni ricorrenti: la donna in carrozzina

IL SOGNO

«Ho fatto questo sogno a febbraio del 1999, durante una settimana bianca in montagna con i miei due figli e mia marito. Si è presentato una volta ma è rimasto indelebile nella mia mente fino a oggi.
Mio marito e io con l’auto arriviamo davanti alla casa dei miei genitori, dove sono nata. Posteggiamo al lato destro della strada. Mio marito esce dall’auto e guarda avanti e indietro per vedere se la via è libera per attraversare. Io sto allungando il collo per controllare il cancello di casa prima di iniziare l’attraversamento. Non mi curo di controllare la strada perché lo sta già facendo mio marito.
Vedo aprire la porta e uscire sul selciato verso il cancello mio fratello con una donna su una sedia a rotelle. Non capisco chi è».
Graziella Rizzolo, 59 anni

L’INTERPRETAZIONE

La casa dei genitori indica la sua identità passata. In questo sogno sono presenti degli elementi che sembrano procurarle angoscia. Le gambe che non si muovono, la donna in carrozzella (la quale potrebbe essere lei «in altre vesti») che indicano la sua difficoltà di muoversi serenamente nell’ambiente familiare.
Un altro elemento interessante è il suo sembrare invisibile all’occhio dell’altro, nessuno si accorge di lei: suo fratello non la guarda, la donna ha gli occhi rivolti verso il basso e suo padre, non incrociando il suo sguardo, si rende inaccessibile. Solo suo marito, che potrebbe rappresentare il suo lato intraprendente, le ha permesso di muoversi più serenamente nello spazio rendendola più attenta (controlla la strada) al mondo circostante.

Sogni ricorrenti: volo, volo, volo…

IL SOGNO

«Nel sogno cambia il mezzo, ma il fine è sempre lo stesso. Volo, volo, volo… Sono sempre ricorrenti.
Per esempio nel sogno mi passa davanti un cavallo e io lo monto al volo, senza sella, lo tengo per la criniera e voliamo alto nel cielo. Poi planiamo quasi raso terra, per poi innalzarci ancora, passando dentro case per finestre che sono abbaini. Non ho mai paura di essere disarcionata, solo un po’ di timore.
Altro sogno, cammino per strada da sola, incontro persone che non conosco, a un certo punto dal nulla spunta un’altalena dal cielo, io vi salgo sopra e mi comincio a spingere così forte da toccare quasi il cielo volando».
Silvana Mazzanti, 57 anni

L’INTERPRETAZIONE

Tutti i sogni raccontati indicano un forte desiderio di libertà e cambiamento che a fatica, forse, mette in atto nella vita reale. Nello stesso tempo i sogni rappresentano la sua capacità di vedere in profondità il senso degli accadimenti.

Che imbarazzo

IL SOGNO

«Vi racconto un sogno che faccio molto di frequente. La tipologia è la stessa solo che cambia sempre il luogo. Ci sono io da sola che devo andare in bagno e allora mi dirigo verso il bagno pubblico. Entro e quando sono dentro c’è sempre qualcuno che mi guarda e io provo sempre ansia, vergogna, imbarazzo quando devo andare perché appunto ho paura che mi vedano. Per esempio una volta la porta era trasparente, un’altra volta aveva due ante e mi potevano vedere nella fessura in mezzo, un’altra c’era una persona che mi guardava da sopra perché il bagno era a aperto…».
Silvia Tarter, 24 anni

L’INTERPRETAZIONE

Il sogno di essere spiata in un atto così intimo indica il sentirsi senza difese adeguate verso il mondo esterno e sentirsi invasa nella proprio spazio personale.
Nel secondo sogno incontra il suo «doppio», la parte negativa che ognuno di noi ha ma che si fatica ad accettare, per questo motivo solo le persone con una grande sensibilità ai propri stati interni riescono a sognarla.
Aver sognato il Papa che le indica di andare verso la montagna mostra sia il suo desiderio di «elevazione» spirituale sia quello intellettivo.

La casa con tante stanze

IL SOGNO

«Ho un sogno piuttosto ricorrente (6 o 7 volte all’anno circa da diversi anni, 10-15). Per un motivo vario, sto visitando una casa o perché devo comperarla, o perché è casa di una parente alla quale faccio visita, o è la mia abitazione da poco tempo.
Poi entro in un corridoio molto lungo dove ci sono poi un’infinità di camere da letto disposte su entrambi i lati. Saranno almeno 7-8 camere da letto per lato (come in un albergo), all’interno le camere sono quasi tutte ordinate. Io dovrei sceglierne una per passarci la notte».
Annarita Pascucci, 45 anni

L’INTERPRETAZIONE

La casa è il simbolo dell’Io e dell’Anima, la sua è luminosa e accogliente. Come ogni essere umano nasconde una parte più oscura che le provoca angoscia e paura, poiché la stanza è luminosa e ordinata come le altre. Probabilmente c’è una difficoltà che non le permette di apprezzare le luci e le ombre presenti negli esseri umani.

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