Ritrovare il piacere sessuale dopo un tumore alla prostata può essere difficile, spesso frustrante. Un aiuto arriva dalla ginnastica intima: una sorta di allenemento quotidiano per ha subito l’asportazione della prostata e soffre di problemi erettili.
Arriva dagli Stati Uniti, dove ha avuto l’ok dalla Fda (Food and drug administration), e utilizza un dispositivo che si chiama Erecaid. «Si tratta di una sorta di cilindro di plastica che sfrutta l’effetto “sottovuoto” per stimolare l’afflusso sanguigno e rieducare alla funzione erettile», spiega Alessandro Tizzani, direttore della clinica urologica I all’Università di Torino – Ospedale Le Molinette.
Proprio a Torino è in corso uno studio su 40 pazienti operati con la nerve sparing (una tecnica che permette di salvare i nervi) per valutarne l’efficacia. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi: uno è trattato con iniezioni di prostaglandina tre volte a settimana, uno con farmaci stimolatori dell’erezione tutti i giorni e l’ultimo con Erecaid.
Se le ginnastica intima confermasse la sua efficacia, potrebbe essere di aiuto per i tre milioni di italiani che subiscono l’asportazione completa della prostata, l’unico intervento chirurgico in grado di curare e guarire il tumore. Che, purtroppo, causa impotenza in oltre il 70% dei casi.
Fanno ben sperare i risultati di uno studio della Cleveland Clinic Foundations su 109 pazienti per due anni: la ginnastica quotidiana con il cilindro è un primo approccio per la ripresa della potenza sessuale e ha consentito il ritorno all’amore per l’80-90% dei casi. Tanto che in Inghilterra dispositivi simili sono dispensati gratuitamente dal sistema sanitario.
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Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2010