L’obiettivo è quello di ridurre lo stomaco per limitare l’apporto di calorie e l’assorbimento di nutrienti a livello gastrointestinale. Le frontiere moderne della chirurgia bariatrica e della chirurgia metabolica offrono a obesi e diabetici interventi ‘senza tagli’, in endoscopia e dai rischi di complicanze contenuti rispetto al passato. Diversi i tipi di interventi, uno solo l’obiettivo: a sei mesi dall’intervento si può arrivare a perdere fino al 50 per cento del peso in eccesso e, in chi soffre anche di diabete, normalizzare il metabolismo degli zuccheri, a vantaggio dei livelli di glicemia, già dopo pochi giorni dalla chirurgia. Quali sono gli inerventi oggi più eseguiti? Ci risponde Riccardo Rosati, primario di Chirurgia Gastroenterologia del Peritoneo e dei Trapianti, IRCCS Ospedale San Raffaele.
CP – 09/03/2015
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