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Fabrizio Del Noce: un infarto e quattro bypass, colpa della Rai

«Lo stress da lavoro mi ha logorato le coronarie. Tutto è cominciato con un bruciore al petto e un dolore al braccio sinistro»

«Faccio sport, non fumo e sto attento a tavola», racconta Fabrizio Del Noce. «E invece… Lo stress da lavoro mi ha logorato le coronarie. Tutto è cominciato con un senso di bruciore al petto e al braccio sinistro. L’ho scampata bella ma ho dovuto operarmi d’urgenza al cuore».
Ecco la confessione del direttore di Rai Fiction a OK.

«Un infarto. Per essere precisi, un infarto con quattro bypass, messi perché le coronarie ormai erano logore. La causa? Stress da lavoro, stress da Rai. Anche perché quand’ero corrispondente dagli Stati Uniti, e anche da deputato, ho sempre avuto un fisico solido, non mi facevo mancare nulla: molto sport, lanci col paracadute, i weekend parapendio e torrentismo. E ho sempre avuto un’alimentazione regolarissima, nessuna salsa, nessun abuso. Non fumo, non bevo, né mi drogo; al limite un bicchiere di vino (la mia passione) che per il cuore fa bene.

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Ansia perenne, ogni personaggio dice la sua
Insomma, io pensavo di avere una salute di ferro, invece la direzione di Raiuno me l’ha resa una salute di latta. Cominciavo a ricevere le prime telefonate di lavoro alle sette e mezzo del mattino e finivo alle 22, ero in perenne ansia per gli ascolti della sera e ogni personaggio aveva da dire la sua: era come un esame che non finiva mai. Non esattamente una vita salutare. E dire che all’infarto io proprio non ci avevo fatto caso.

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Era il 2005. Una notte mi prese una sensazione di oppressione e di bruciore al petto e al braccio sinistro, mi contorcevo nel letto. Poi, però, assumendo una posizione yoga, il dolore passò, al punto che la mattina dopo andai regolarmente in ufficio. Solo dopo tre o quattro giorni, in un momento di pausa da lavoro, mi venne lo scrupolo: e se fosse qualcosa di grave? Meglio andare dal medico.

Dal medico per scrupolo: ero vivo per miracolo
E dal medico mi accorsi che l’avevo scampata bella, ero vivo per miracolo. Il mio cardiologo, Antonio Rebuzzi del Gemelli di Roma, mi ricoverò immediatamente per operarmi d’urgenza. Fu un intervento lungo e complicato, anche se pochi giorni dopo ero, masochisticamente, di nuovo in ufficio. Si dirà: da allora sarà cambiata la prospettiva della vita, il modo di vedere le cose. Mica tanto.
La Rai ha continuato ad essere una polveriera e le occasioni per farti prendere dalla tensione innumerevoli. Per esempio, al di là del successo o dell’insuccesso dei singoli programmi, nel 2007 la cosa che mi ha fatto uscire dalla grazia di Dio sono state le intercettazioni telefoniche, un’ingerenza inammissibile nella vita privata.

Ora seguo una dieta, per salute e per vanità
Certo, da qualche anno sto ancora più attento all’alimentazione (sia per la salute che per l’estetica, dato che sono notoriamente vanitoso). Un breakfast abbondante ma non ipercalorico e cena con pesce e verdura, no insaccati e salsine. Salto il pranzo, salvo quando non mi è imposto dal lavoro.
Per il resto, cerco di preservarmi non pensando al mio futuro, che d’altronde non riesco mai a prevedere. Quando pensavo di andare a fare il corrispondente in Russia mi hanno mandato in America; quando pensavo di avere la direzione del Tg1 mi sono ritrovato a Raiuno. Non è detto che in futuro non mi prenda un anno sabbatico e riprenda a viaggiare, lontano dalle scrivanie. Per il mio cuore sarebbe un toccasana».
Fabrizio Del Noce (testo raccolto da Giovanni Fanti nel marzo 2008 per OK La salute prima di tutto)

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