Sessualità

Troppi ragazzi in pena per il pene

La maggior parte dei giovani si sente sottodotata. Il sessuologo: le dimensioni non devono essere un'ossessione

Un’indagine dice che la maggior parte dei giovani si sente sottodotata e che nelle stesse condizioni si trova il 23% degli adulti. È il complesso di Pollicino, la paura di avere un pene troppo piccolo. La causa è la sindrome del confronto che spesso nasce da bambini (osservando di soppiatto il pene paterno che appare gigantesco).
In assoluto, nessuno si reputa deficitario. Il complesso nasce dal raffronto con gli altri, oggi più che mai possibile nelle palestre, nelle piscine, sulle riviste pornografiche.
Ma sia chiaro: il problema delle dimensioni dell’organo genitale è una competizione tra maschi. Lei c’entra pochissimo (eccezioni a parte). Se alle donne si chiede quale sia l’elemento fondamentale per la soddisfazione sessuale, risponderanno che al primo posto c’è l’aspetto sentimentale. Mentre il pene occupa la quinta piazza. E poi la vagina è lunga soltanto 8-13 centimetri e un pene piccolo è comunque in grado di fare il suo dovere.
«Nonostante ciò, le dimensioni per molti sono un’ossessione», dice il sessuologo Emmanuele Jannini (puoi chiedergli un consulto). «Allora ricordo ai Pollicini che la lunghezza media è di 12 centimetri, ma anche a nove stiano sereni. Sotto i nove e fino a sette si parla di ipodotazione e sotto i sette di micropene (il vero problema!)».

Prendere le misure
L’errore sta nel voler calcolare l’estensione. Premesso che il confronto tra organo a riposo e in erezione non ha senso perché i piccoli in proporzione si allungano di più, è tutt’altro che facile effettuare la misurazione da soli. La deve fare il medico: deve stirare il pene con una manovra che coincide con l’erezione.

Gruppo San Donato

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Sembra semplice, ma non lo è: il pene va stirato né troppo né troppo poco e la misura parte dalla sinfisi pubica, il punto di raccordo frontale delle due ali del bacino.
Poi, attenzione: nel momento di massima eccitazione il fatto stesso di misurare innesca l’afflosciamento.
Le dimensioni a riposo sono anche in stretta correlazione con la temperatura. Basta una doccia fredda e il pene si riduce della metà. Anche l’adrenalina prodotta dallo stress influisce sull’organo maschile, che ne riceve meno. «Molti pazienti mi chiedono che fare per aiutare Pollicino a crescere», continua Jannini . «L’alimentazione non c’entra. C’entra l’uso, perché il glande, l’estremità del pene, ha bisogno di esercizio, come ogni parte del sistema vascolare. Ai miei pazienti sessantenni consiglio due rapporti alla settimana. Ai ragazzi non c’è bisogno di dare consigli».
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Ultimo aggiornamento: 4 giugno 2010

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