Sessualità

Benefici e tabù della pillola contraccettiva

«Il ruolo terapeutico sta assumendo sempre più importanza» spiega l'esperta di OK Rossella Nappi. Ma i tabù sulla pillola contraccettiva sono ancora tanti: ecco i veri benefici e i possibili effetti indesiderati su cui le donne devono essere informate

Il dibattito sulla pillola, il più conosciuto e utilizzato tra i contraccettivi ormonali, è sempre aperto. Croce e delizia di generazioni di donne, simbolo di emancipazione, è ancora legata a falsi miti e tabù difficili da abbattere. Per conoscerne i rischi e i benefici abbiamo parlato con Rossella Nappi, ginecologa e sessuologa, professore associato della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Pavia – IRCCS Policlinico San Matteo.

Qual è il dato più importante che è emerso dallo studio del 2014 sulla conoscenza da parte delle donne italiane dei contraccettivi ormonali?

Gruppo San Donato

La ricerca ha preso in considerazione le donne del Nord Italia, suddivise in tre categorie: donne che utilizzano la pillola, che l’hanno utilizzata in passato e che non l’hanno mai presa. Ci sono ancora molti tabù e falsi miti sulla contraccezione orale, come la convinzione in alcune donne che possa creare malformazioni al feto. Il dato confortante che è emerso da questo studio riguarda la volontà delle donne, facenti parte di realtà universitarie e residenti al nord, di informarsi sui reali rischi e benefici di questo contraccettivo ormonale. La donna che utilizza la pillola è più attenta alla propria salute e dunque più informata, vuole conoscere i pro e i contro, non si fa suggestionare dai “sentito dire”.

Quali sono i benefici?

Le pillole non sono tutte uguali, ma hanno diversi dosaggi e diverse combinazioni di ormoni. Non dimentichiamo poi che i contraccettivi ormonali possono essere assunti anche sotto forma di cerotto e di anello vaginale. La scelta di prescrivere un tipo o un altro varia da caso a caso. In questo ambito è molto importante il ruolo del ginecologo, che deve informare la propria paziente di ogni aspetto del contraccettivo con un dialogo franco e approfondito. Questo per mettere i rischi nella giusta prospettiva.
La pillola è un grande strumento terapeutico, una preziosa alleata nella prevenzione del tumore all’ovaio e nel ridurre le patologie legate all’endometrio, inoltre regolarizza il ciclo ed è utilizzata nella cura dell’acne. È indicata nei casi di ciclo abbondante, che può causare anemia, e in quelli dolorosi che sono responsabili dell’astensione dal lavoro fino a 12 giorni all’anno. I benefici sono anche psicologici: una vita sessuale, di coppia e lavorativa serena e appagante. Per questo motivo è consigliabile provarla almeno una volta nella vita, anche da giovani, è una sorta di test che può risultare molto utile nel caso la si debba assumere in futuro. Permette di confrontarsi con una femminilità diversa.

E quali gli effetti collaterali?

Il più temuto riguarda il rischio di trombosi, che è minimo se la donna che assume la pillola ha meno di 35 anni, non fuma, non è obesa, non svolge mestieri come ad esempio la hostess di volo e non ha casi in famiglia di trombosi. La cefalea colpisce il 20 per cento delle donne. Si può verificare un calo del desiderio e un aumento di peso, ma per entrambi i disturbi occorre sottolineare che ci sono donne più sensibili al tasso degli estrogeni contenuti nella pillola dunque non è detto che si verifichino. Questi effetti collaterali possono essere evitati con un’informazione corretta e un adeguato stile di vita.

Falsi miti e tabù legati alla pillola…

Le mestruazioni depurano l’organismo: questo è un mito da sfatare, legato alla mitologia contro le streghe del Medioevo. Un famoso biochimico tra la Prima e la Seconda Guerra mondiale aveva dichiarato che con il sangue impuro delle mestruazioni l’organismo elimina tossine e dunque riacquista benessere. È vero il contrario: meno si mestrua e meglio si sta. L’endometrio è l’organo del sangue mestruale e le patologie a esso legate sono una conseguenza di quanto una donna mestrua. Una volta i cicli mestruali di una donna erano inferiori: si avevano più figli, si allattava. Oggi l’utero di una donna è sottoposto a grandi stress, lavora molto e a lungo. Tutto questo può portare allo sviluppo di patologie come il tumore dell’endometrio e dell’ovaio, mentre con l’assunzione di un contraccettivo ormonale utero e ovaie sono a riposo con tutti i benefici che ne conseguono.

L’evoluzione della contraccezione in quale direzione sta andando?

La pillola e i contraccettivi ormonali sono ancora fondamentali per una sessualità consapevole, ma stanno perdendo il significato originale per il quale sono stati concepiti: evitare gravidanze indesiderate. Il ruolo terapeutico sta assumendo sempre maggiore importanza.
La nuova frontiera della contraccezione ormonale punta a ridurre i rischi per la salute della donna, come il verificarsi di casi di trombosi. Nel 2009 e nel 2012 sono state messe in commercio due nuove pillole a base di estrogeni naturali che sono molto ben tollerate dall’organismo, ma gli studi di sorveglianza sono ancora in corso e dunque per avere le conferme del caso bisogna aspettare. È certo comunque che questo tipo di contraccettivi non modifica nel sangue i valori che sono pro trombotici.
A settembre invece entrerà in commercio la prima pillola che fa venire soltanto quattro cicli mestruali all’anno. È un tipo di contraccezione molto interessante, adatta a chi viaggia molto, alle atlete, pensata per donne che soffrono di endometriosi o a rischio di cisti ovariche, con cicli abbondanti, anemiche e che soffrono di cefalea mestruale. Ha un basso rischio trombotico grazie al tipo di progestinico utilizzato in associazione all’estrogeno.

Eliana Canova

 

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio