Dare un senso alla propria vita può rivelarsi vantaggioso anche per la propria salute, soprattutto quella cardiovascolare. E’ la curiosa ipotesi di alcuni ricercatori della Mount Sinai School of Medicine di New York che sottolinea lo stretto legame tra scelte, motivazione e obiettivi per il futuro e il benessere fisico, tra psicologia e salute. Se n’è parlato nel corso del congresso dell’American Heart Association di Baltimora, focalizzato sull’impatto dello stile di vita sull’epidemiologia e prevenzione di disturbi metabolici e cardiaci: dalla metanalisi di 10 studi precedenti, con dati relativi a oltre 137 mila persone, emerge che i più determinati nel perseguire i propri obiettivi di vita hanno anche un rischio diminuito del 19 per cento di incappare, lungo la propria strada, in infarto, ictus o interventi ‘salva-vita’ come bypass coronarici e, più in generale, sono stati associati a una riduzione del 23 per cento della mortalità per tutte le cause.
Seppure non siano state trovate cause dirette, la tesi ritenuta plausibile dagli esperti è che stati d’animo positivi, come sentirsi protagonisti di un’esistenza ricca di significato, possano davvero fare la differenza in termini di prevenzione di alcune condizioni patologiche. Del resto, sono numerosi gli studi che hanno indagato negli anni l’esatto opposto, ovvero l’impatto di negatività, ansia e depressione sulla salute di cuore e coronarie. «Come parte integrante della nostra salute generale ognuno di noi dovrebbe porsi la domanda critica “Sto dando un senso alla mia vita?”», spiegano i ricercatori. «Se no, è necessario lavorare in direzione di obiettivi importanti per conseguirli e guadagnarci anche i benessere generale».