Code chimoletriche in autostrada? Viaggi lunghi di notte? Il colpo di sonno è dietro l’angolo. La sonnolenza è infatti tra le principali cause di incidenti automobilistici: colpisce più di frequnete tra le 24 e le 6 del mattino oppure nelle ore immediatamente successive al pranzo, e in particolare chi resta alla guida per molto tempo senza fare alcuna sosta. Ma cosa sono i colpi di sonno? Se viene sonno mentre si guida, è utile fermarsi a bere un caffè? Ne parliamo con Raffaele Manni, direttore dell’Unita operativa di medicina del sonno e di epilessia dell’Istituto Mondino di Pavia (puoi chiedergli un consulto).
Cosa significa avere un colpo di sonno?
Significa avere un brusco passaggio dalla veglia al sonno: ciò che avverte chi ne viene colpito, è una sensazione quasi improvvisa di sonnolenza crescente a cui può essere difficile resistere.
Capita anche di giorno?
Sì, capita anche di giorno. E in alcune fasce orarie come quelle post-prandiali, la probabilità è più alta.
Può capitare a chiunque?
Episodicamente può capitare a chiunque in relazione a privazione di sonno recenti. Tuttavia se il disturbo persiste e gli attacchi di sonno si ripetono, anche senza che vi sia stata una privazione di sonno notturna, bisogna pensare a possibili patologie. Rimanendo nel campo delle malattie propriamente dette del sonno, si può pensare alla sindrome delle apnee notturne (presente spesso in soggetti russatori, per lo più di sesso maschile e di mezza età) o a patologie più rare, come la narcolessia. Comunque le cause di eccesso di sonno diurne possono essere molte altre: per esempio internistiche o endocrinologiche (ipotiroidismo), farmacologiche (assunzione di farmaci con effetto sedativo come i tranquillanti o gli antistaminici) o alimentari (bevande alcoliche).
Quali sono le buone abitudini per evitare il colpo di sonno?
Rispettare il numero di ore di sonno notturno di cui sappiamo di avere bisogno per essere ben svegli e riposati di giorno, rispettare i propri ritmi biologici, avere un’alimentazione sana ed evitare gli alcolici, in particolare se si sa poi di dover guidare o comunque di dover essere vigili e ben concentrati.
Fermarsi a bere un caffè è utile?
Sì, può essere utile. Ma la caffeina contenuta nel caffè agisce come un semplice sintomatico e non va alla radice del problema.
Ogni quanto è consigliabile fare una pausa alla guida?
Tutte le volte che se ne sente il bisogno e sulla base dei propri ritmi biologici. Ci sono individui che sono più vigili la mattina (le cosiddette allodole) e individui che sono più vigili la sera (i cosiddetti gufi). Tali profili di vigilanza incidono naturalmente sulla probabilità di avere attacchi di sonno in determinate fasce orarie.
Il sonnellino all’area di sosta è una buona idea?
Certamente: quando si comincia ad avvertire sonnolenza è inutile tentare di resistere, specialmente se si sta facendo una attività monotona e prolungata che richiede molta attenzione come la guida di un autoveicolo. Concedersi un sonnellino di recupero in un’area di sosta, può essere un’ottima strategia per recuperare un livello di vigilanza sufficiente per evitare di avere un incidente dannoso per sé e per gli altri.
Alice Di Pietro
13/08/2014
POSSONO INTERESSARTI ANCHE
Apnee nel sonno, quando serve l’intervento?
Tutta la notte a russare? La soluzione non è dormire separati! E vi spieghiamo il perché
Apnee nel sonno: se le curi, curi il cervello