Non è guarita, né ha sconfitto il virus dell’Hiv. Però il suo organismo sembra aver trovato un modo per controllare l’infezione, tant’è che la 18enne francese, celata dietro l’anonimato e di cui parla tutta la stampa internazionale, è in buona salute e non prende i farmaci anti-retrovirali da 12 anni. Contagiata dal virus dell’Hiv quando era ancora nel grembo della mamma sieropositiva, la giovane non presenta più tracce del virus. Fino ai 6 anni di età era stata sottoposta a trattamenti antiretrovirali, poi cessati: è quindi la durata incredibile del periodo di stop dell’infezione a sorprendere gli esperti. Il caso è stato presentato da Asier Saez-Cirion dell’Istituto Pasteur di Parigi all’International Aids Society di Vancouver.
Non è una novità, infatti, che il virus dell’Hiv possa subire un brusco arresto e l’infezione andare in remissione, già qualche caso è stato osservato tra bebé sieropositivi in cui il virus sembra più ‘fiacco’ o, in modo per nulla chiaro, più ‘gestibile’ da parte del sistema immunitario umano. Il caso francese è il primo che supporta un’ipotesi di uno profilattico della terapia antiretrovirale, negli ultimi anni numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come la terapia precoce sia un passo fondamentale nel trattamento dell’Hiv, ma da sola non è sufficiente a combattere la malattia. I neonati trattati precocemente stanno bene da un punto di vista clinico, immunologico e virologico, ma non possono certo considerarsi guariti. Anche nel caso della ragazza francese, infatti, gli esperti sottolineano «non sappiamo ancora il motivo per cui questa ragazza è in grado di controllare l’infezione» e anche che «resta contagiata dall’Hiv ed è impossibile prevedere l’evoluzione del suo stato di salute». Studiare questi pazienti, però, fornisce preziose informazioni per lo sviluppo di strategie sempre più efficaci contro il virus dell’Hiv, tra cui l’ipotesi di sviluppo di un vaccino.
22/07/2014
