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Cristina Chiabotto: detesto il formaggio Non mi siedo se è in tavola

La ex Miss Italia odia tutti i tipi di cacio, tranne la mozzarella. Intolleranza? No, è un'avversione che non riesce a spiegarsi

Formaggio? Vade retro! Cristina Chiabotto odia ogni tipo di cacio (tranne la mozzarella) al punto da non riuscirsi a sedere a mangiare se in tavola c’è del parmigiano grattugiato. La ex Miss Italia (eletta nel 2004), oggi show girl e conduttrice, racconta a OK il suo disgusto per il formaggio (leggi il focus dello psicologo).

«È ridicolo, lo so. Ma non posso farci niente: detesto il formaggio. Dire che non mi piace è troppo poco. Il solo vederlo, toccarlo, sentirne l’odore mi provoca un senso di disgusto irrefrenabile. Per tutti i tipi indistintamente, a eccezione, chissà perché, soltanto della mozzarella. Se trovo in tavola il parmigiano per condire la pasta, non mi siedo finché qualcuno non lo toglie dal mio campo visivo. Se mangio un toast è rigorosamente senza sottiletta. Perfino nel mio frigo confino caciotte e pecorini in uno scomparto tutto loro, perché non sopporto di vederli vicini agli altri cibi, quasi dovessero contaminarli.

Gruppo San Donato

E dire che da bambina lo mangiavo senza problemi. Finché una sera, improvvisamente, consumando un risotto con la fontina, ne ho avvertito l’odore in maniera talmente intensa da provare un vero e proprio senso di disgusto. Che da allora non mi ha mai più lasciata. Riuscivo a mangiare soltanto la pasta con la ricotta che mia nonna cucinava in casa. Poi neanche più quella.

Intollerante? Allergica? Assolutamente no (leggi: l’intolleranza al lattosio). Non ho mai fatto gli appositi esami, ma ne sono certa. Perché la cosa sorprendente è che ben amalgamato in un condimento o in una pietanza, come la pasta al forno o una torta salata, in modo da non avvertirne il sapore in maniera troppo intensa, grana e dintorni non mi danno alcun problema fisico. Né mal di pancia, né nausea.

È una fissazione più forte di me!
Accetto il formaggio in una pietanza purché io non venga informata che quel che sto per mangiare lo contiene. E questo fa divertire immensamente il mio compagno, che è l’attore Fabio Fulco. Spesso, sapendo quanto io sia una buona forchetta, mi cucina deliziosi pranzetti che assaporo di gusto, per rivelarmi soltanto alla fine di aver fatto uso dell’ingrediente che odio.

Io, invece, le poche volte che mi ritrovo davanti ai fornelli, non posso prendere neanche in considerazione l’idea di fare altrettanto. Nemmeno per amor suo, che ama tanto i formaggi. Riesco a cucinare soltanto la pizza, che tra l’altro è uno dei miei piatti preferiti. Perché, come dicevo, la mozzarella è l’unico formaggio che mangio tranquillamente. Sarà che il mio Dna è per metà campano, visto che mia madre è nata in provincia di Benevento, dove i bocconcini di bufala sono davvero irresistibili. E i miei parenti, quando vado a trovarli, non me li fanno mai mancare. Ma di tutti gli altri tipi di latticini non se ne parla. Non ho mai assaggiato i formaggi stagionati o l’Emmental. E quelli che emanano un odore intenso, come taleggio e gorgonzola, mi mettono letteralmente i brividi. So bene che si tratta di una fissazione senza fondamento. A volte cerco addirittura di esorcizzarla, facendomi fotografare davanti ai banchi appositi dei negozi. Ma niente da fare.

Non mi capita con nessun altro alimento, anzi. Adoro mangiare, non esagero ma mi piace assaggiare gli arancini fritti, che mi si parano davanti ogni volta che metto piede in Sicilia, e non resisto a una bella cucchiaiata di nutella, da sola o sul pancarrè, che mi mette sempre di buon umore. Mi metto in riga soltanto in occasione di impegni lavorativi consistenti, come nel caso del tour teatrale Ti ricordi il varietà?, perché allora ho bisogno di sentirmi leggera. Energica ma con equilibrio, con un regime dietetico, abbondantemente innaffiato di acqua, che contiene tutti i nutrienti salutari ma in dosi controllate, dalla frutta ai carboidrati. E le proteine? Naturalmente sì, ma senza neanche l’ombra di un formaggio».
Cristina Chiabotto (confessione raccolta da Grazia Garlando per OK Salute e benessere di dicembre 2012)

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