Soffri di insonnia? Fai fatica ad addormentarti, il tuo sonno è agitato e continui a svegliarti durante la notte? Prima di ricorrere alla terapia farmacologica si può provare a testare qualche rimedio naturale, come ad esempio la melatonina.
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Cos’è la melatonina
La melatonina è un ormone prodotto da una piccola ghiandola del cervello, chiamata epifisi. In base all’alternanza luce-buio e alla sua secrezione, influenza il ritmo sonno-veglia e, di conseguenza, può portare all’insonnia. L’eventuale carenza può essere integrata con gli integratori, che forniscono all’organismo la sostanza naturale che manca.
Melatonina: benefici e controindicazioni
Soffri di insonnia? Prova la melatonina
L’azione di questi integratori può essere più efficace di tisane e prodotti fitoterapici, perché aumenta la propensione al sonno, la sua durata e la sua qualità. In più, la melatonina non provoca l’assuefazione ed effetti collaterali. Poi, niente stanchezza mattutina, tipica di molti sonniferi tradizionali. In generale gli integratori a base di melatonina sono indicati per combattere i disturbi di addormentamento e per contrastare i risvegli notturni e il sonno disturbato.
Insonnia: cause, rimedi e conseguenze
Fattori che incidono sulla produzione naturale della melatonina
Ci sono poi alcune condizioni che possono influire sulla secrezione notturna di melatonina, alterando di conseguenza i ritmi sonno-veglia:
- Invecchiamento
- Menopausa
- Jet lag
- Lavoro nelle ore notturne
- Periodi di stress
- Effetti collaterali di alcuni farmaci
- Condizioni patologiche, quali obesità e sindrome metabolica, patologie cardiovascolari e cefalee
Insonnia e melatonina: come si assumono gli integratori
Gli integratori a base di melatonina sono prodotti da banco, in compresse o gocce, venduti in farmacia, in erboristeria o nei supermercati autorizzati. Contengono quantità variabili dell’ormone sintetizzato, il cui dosaggio giornaliero è di pochi milligrammi, da 1 a 5. Ma perché siano davvero efficaci contro l’insonnia e i disturbi del sonno è consigliabile l’utilizzo di melatonina pura. Bisogna esseri attenti alle melatonine in commercio, perché non sono tutte uguali, sia per la differenza del processo produttivo che per gli eccipienti utilizzati, controllando il grado di purezza certificato sull’etichetta.
Melatonina: quando prenderla
La melatonina ha una emivita di circa 30 minuti, vuol dire che ci vuole mezz’ora perché la concentrazione nel sangue della sostanza raggiunga il 50% del suo stato di equilibrio. In altri termini, qualora si assuma l’integratore a distanza troppo breve dal momento in cui si va a dormire, meno di una o due ore, il sonno potrebbe ritardare, perché l’organismo non ha avuto il tempo di assimilare la sostanza.
Le formulazioni degli integratori
Contro l’insonnia esistono diverse formulazioni di melatonina. L’ideale, specie se l’uso è prolungato, è sempre farsi consigliare dal medico. Si può scegliere tra formulazioni con rilascio immediato di melatonina, utili per chi ha difficoltà ad addormentarsi e per chi soffre degli effetti del jet lag. A rilascio controllato (la sostanza viene liberata a poco a poco durante la notte), indicate per chi si sveglia durante la notte e fatica a riaddormentarsi. A rilascio pulsatile (la melatonina viene liberata subito e in maniera controllata durante la notte), per favorire l’addormentamento e in caso di sonno disturbato e con risvegli frequenti.
Per la sindrome da jet lag
Con il trasferimento in volo da un luogo all’altro il corpo a volte non riesce a sincronizzarsi con il nuovo ciclo luce-buio: è la sindrome da jet lag, che puoi contrastare con la melatonina.
- Se viaggi verso est: assumi compresse o gocce di melatonina prima di partire o in aereo, a un’ora che corrisponde alle 18-19 del Paese di partenza.
- Se viaggi verso ovest: assumi la melatonina solo nel Paese di arrivo, al momento di andare a letto (per almeno quattro giorni). Cerca di mantenere l’organismo in equilibrio, evitando alcol e caffè, e bevi molta acqua. Consuma pasti leggeri e ritagliati momenti di relax (lunghe passeggiate, bagni caldi). Al rientro, per aiutare il cervello a ripristinare i normali ritmi, può essere utile puntare la sveglia la mattina verso le 8, anche se ti sei addormentato poco prima, ed esporti a una luce forte.
Melatonina: effetti collaterali
Se assunti per brevi periodi e se si è in buona salute, in genere gli integratori di melatonina non creano problemi. In caso di assunzione prolungata e se si soffre di una qualche patologia (specie malattie epatiche, renali o autoimmuni), però, chiedi sempre consiglio al tuo medico. Tra gli effetti collaterali troviamo la sonnolenza il giorno successivo. In qualche caso si sono riscontrati tachicardia e depressione, motivo per cui l’uso della melatonina può comportare rischi in chi assume farmaci per il cuore e la modulazione dell’umore. In poche circostanze si sono verificati disturbi del movimento, pressione alta, ansia, secchezza delle fauci, debolezza, fenomeni a livello cutaneo. Gli eventuali eccipienti di una compressa (come il lattosio) possono causare reazioni allergiche nei soggetti intolleranti.