Per perdere peso e guadagnarci in longevità potrebbe essere utile seguire la dieta del “quasi digiuno”, messa a punto dai ricercatori dello USC Longevity Institute di Los Angeles che da diversi anni stanno testando gli effetti di una restrizione calorica sull’organismo. Questo regime alimentare prevede che per cinque giorni al mese si mangi il minimo indispensabile e nei restanti 25 si torni a gustare ciò che più aggrada, evitando comunque maxi porzioni e abbuffate.
In questo articolo
Cinque giorni di “quasi digiuno”: i benefici
Già diversi studi condotti su lieviti e animali hanno dimostrato che un taglio netto delle calorie (dal 34% al 54%) per pochi giorni al mese contribuisce a buttar giù i chili di troppo, a spegnere le infiammazioni e a rafforzare le difese immunitarie. Oggi, però, arriva il primo studio pilota realizzato su 19 individui sani che hanno rispettato i cinque giorni di semi-digiuno mensili per tre mesi di fila. Dai risultati raccolti, la dieta del semi digiuno induce un calo dei livelli di ormone IGF-I, che promuove i processi di invecchiamento ed è stato associato alla vulnerabilità ad ammalarsi di cancro, e di biomarcatori e fattori di rischio noti per il diabete e i disturbi cardiovascolari, tra cui il glucosio e la proteina C reattiva.
Digiuno per un giorno, che succede?
Cinque giorni di “quasi digiuno” migliori del digiuno drastico
Il team californiano ha appena completato un più ampio studio clinico randomizzato con oltre 70 pazienti. Se i risultati si confermassero positivi quanto quelli già ottenuti, la dieta del “quasi digiuno” può rappresentare la prima strategia sicura ed efficace per promuovere cambiamenti positivi in termini di longevità e salute. «Un digiuno assoluto è difficile da seguire e può anche essere rischioso, così abbiamo sviluppato una dieta complessa che abbia però gli stessi effetti sull’organismo», spiega Valter Longo, direttore dell’istituto di Los Angeles.
Quasi digiuno: cosa mangiare in quei cinque giorni
Cosa è consentito mangiare nei cinque giorni di restrizione, quindi? Ci si può aiutare con minestre di verdure o tisane, l’importante è “tagliare” le calorie. Per il primo giorno il piano prevede il 10% di proteine, il 56% di grassi e il 34% di carboidrati, per un totale di 1.090 calorie. Dal secondo al quinto giorno, si può assumere il 9% di proteine, il 44% di grassi e il 47% di carboidrati, per un totale di 725 calorie. Difficile fare i conti? Sì, e infatti a chi vorrebbe provarla gli esperti sconsigliano di fare di testa propria, ma bensì è necessario rivolgersi a un medico specializzato, anche per minimizzare i rischi.
Dieta “quasi digiuno”: ogni quanto ripeterla
Stando alle ipotesi, i cinque giorni di quasi digiuno dovrebbero essere ripetuti ciclicamente, ogni 3-6 mesi. Con frequenza maggiore per le persone obese o a rischio elevato, fino a una volta ogni 2 settimane.