Il patch test è un esame specifico per diagnosticare le dermatiti allergiche da contatto. «Si basa sul concetto di applicare sulla cute le sostanze sopettate di indurre una reazione allergica da contatto», spiega Antonio Tiri (puoi chiedergli un consulto), specialista in allergologia e immunologia clinica del Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano.
«Tale reazione non è mediata dagli anticorpi delle allergie inalatorie o alimentari (dette IgE) ma dalle cellule coinvolte nella risposta immunitaria di tipo ritardato (soprattutto linfociti T), pertanto ha bisogno di almeno due giorni per rendersi visibile».
Tra le principali sostanze testate ci sono alcuni metalli (cromo, nichel, cobalto), i conservanti, alcuni additivi, le sostanze di utilizzo professionale (resine, gomme), ma anche prodotti di comune utilizzo (tensioattivi, parafenilendiamina, costituenti dei cosmetici), coloranti e alcuni farmaci (per esempio, steroidi topici). Possono anche essere preparate serie speciali in caso esposizione professionale.
• Come funziona. Il test è indolore: consiste nell’applicare sulla pelle del paziente (di solito sulla schiena) cerotti con cellette apposite che contengono le sostanze testate (30-40 allergeni). Il cerotto (patch) con i dischetti va tenuto sulla cute per 48-72 ore, durante le quali il paziente può tornare a casa o al lavoro. Quando rimuove il cerotto, l’immuno-allergologo verifica l’eventuale risposta allergica a qualcuna delle sostanze applicate: in tal caso compaiono prurito, arrossamento, vescicole, eczema. «Si consiglia sempre una lettura a 48 ore e poi a 72 ore, per evitare i falsi positivi e stabilire l’allergene significativo per il paziente, anche in relazione alla storia clinica specifica», dice Tiri.
• Dove si fa. L’esame, prescritto dal medico di base, dall’allergologo o dal dermatologo, è in convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Va eseguito in ambulatorio o presso i centri di allergologia. Meglio non farlo d’estate, perché il sudore potrebbe creare problemi di aderenza al cerotto o reazioni estese. Il test va effettuato su pelle sana, senza lesioni.
• Controindicazioni. Chi sta assumendo cortisonici per bocca o antistaminici non dovrebbe effetuare il test per il rischio di falsi negativi.