Con una tazza di mirtilli consumati ogni giorno, nell’arco di 8 settimane si può incidere positivamente sull’ipertensione, riducendo del 5,1% la massima e del 6,3% la minima. Lo rivela uno studio della Florida State University pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, condotto su 48 donne in menopausa che da poco si erano accorte di avere la pressione alta.
Le donne sono state divise in due gruppi: il primo ha assunto 22 grammi di polvere di mirtillo congelata, che equivale a una tazza di frutti freschi; al secondo gruppo è stato invece somministrato del placebo. Dopo 8 settimane è stata documentata la riduzione della pressione e non solo: i ricercatori, utilizzando una tecnologia non invasiva, hanno constato che era anche migliorata l’elasticità delle arterie. Parametro che invece non aveva registrato alcun cambiamento nelle donne che avevano assunto il placebo.
In definitiva i mirtilli si sono rivelati dei veri ‘angeli custodi’ del cuore: contrastando la rigidità arteriosa e le pressione alta contribuiscono di fatto a mantenere il cuore in salute. E un altro aspetto importante è che questo risultato è stato ottenuto con un quantitativo di mirtilli alla portata di tutti, mentre in passato gli effetti benefici a livello cardiovascolare erano stati dimostrati per dosaggi di gran lunga superiori.
“I nostri risultati suggeriscono che il consumo regolare di mirtilli potrebbe potenzialmente rallentare il decorso dalla pre-ipertensione all’ipertensione riducendo quindi il rischio di malattie cardiovascolari” ha spiegato uno degli autori dello studio, la dottoressa Sarah A. Johnson della Florida State University.
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