Si parla sempre di sauna finlandese, quella caldissima nella quale si sudano sette camicie. Ma c’è anche la criosauna, dove è invece il freddo a farla da padrone. Da -110 fino a -170°C per 1 minuto e mezzo, al massimo 3: queste le indicazioni generali. Si entra in una sorta di cilindro in cui si viene “immersi” nei vapori sprigionati dall’azoto liquido. Un freddo secco dunque, terapeutico, senza umidità diretta sul corpo. In primis, serve agli sportivi per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore, conseguenze di super allenamenti e traumi; più in generale migliora il benessere psicofisico. Oggi la criosauna è un trattamento che viene utilizzato anche in campo estetico, come spiega Simona Ferri, dermatologa all’Istituto Dermoclinico Vita-Cutis di Milano.
Quali sono i benefici di questo trattamento?
Il freddo, in modo fisiologico, stimola il sistema endocrino e il sistema immunitario permettendo a tali temperature un aumento del metabolismo fino a 3 volte. La criosauna ottimizza i processi metabolici e migliora il microcircolo con conseguente ossigenazione della pelle. Incrementando l’apporto di ossigeno e di nutrienti, infatti, la pelle apparirà più compatta, luminosa ed elastica con conseguente sensazione di ringiovanimento.
Come è strutturata una seduta di criosauna?
Per preparasi alla terapia viene raccomandato un periodo di riposo di 10-20 minuti per adattarsi alla temperatura dell’ambiente. Poi si può entrare nella criosauna con calze calde e biancheria intima in tessuto naturale. La struttura è una sorta di cabina monoposto, e il corpo è completamente “immerso” fino alle spalle, con la testa fuori dalla struttura. Al termine del trattamento viene consigliata attività aerobica su cyclette per 10/20 minuti.
A livello dermatologico ci solo altri benefici?
Attualmente si sta sperimentando l’efficacia della criosauna anche su patologie dermatologiche come acne e psoriasi con risultati incoraggianti.
Ci sono rischi o precauzioni da seguire?
La criosauna è un trattamento sicuro ed efficace adatto a tutte le persone in buona salute che non presentino particolari patologie cardiovascolari.
È possibile abbinare alla criosauna altri trattamenti?
Già dalle prime sedute sono apprezzabili ottimi risultati immediatamente percepiti dai pazienti che possono ottimizzare i benefici del freddo abbinando trattamenti classici di radiofrequenza, cavitazione ecc. per raggiungere i loro obiettivi. La durata del ciclo di crioterapia dipende dall’obiettivo specifico ed è indicata da uno specialista: normalmente dovrebbero essere previste almeno 10 sessioni.
Alice Di Pietro
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