Il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte evitabile: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nel mondo a causa del tabacco perdono la vita sei milioni di persone, 600.000 delle quali non fumatrici, solo per effetto del fumo passivo.
Il Ministero della Salute italiano sostiene che solo in Italia muoiono per le sigarette ogni anno tra le 70.000 a le 83.000 persone. L’Istituto superiore di sanità calcola che il fumo di tabacco sia responsabile di un terzo delle morti per cancro.
Le sostanze cancerogene contenute nel fumo favoriscono lo sviluppo di tumori al polmone, che in nove casi su 10 possono essere ricondotti a questa cattiva abitudine, ma favoriscono anche i tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell’esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e di alcune leucemie.
Quindi mai sottovalutare il fumo, nemico della salute anche quando non siamo noi a fumare direttamente. Avverte la Società italiana per le malattie respiratorie (SIMRI): «Molti genitori non sanno che oltre al fumo attivo e passivo esiste quello di ‘terza mano’, ovvero quando i derivati della combustione si depositano sugli abiti e sulla tappezzeria e possono essere inalati dai bambini».
Il consiglio è questo: se fumate fuori casa o sul balcone, cambiatevi la maglia prima di prendere in braccio vostro figlio. Se non lo fate e lui appoggia il suo viso su di voi, stropiccia la vostra maglietta e poi si mette le mani in bocca… beh, ecco che gli ‘trasferite’ particelle nocive! Se invece fumate in casa, non crediate che basti arieggiare gli ambienti per non nuocere alla salute dei vostri famigliari. Può sembrare difficile da credere, ma diversi studi hanno chiaramente dimostrato che il ‘fumo di terza mano’ è davvero subdolo e pericoloso.
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