Tablet all’asilo: perchè no? Uno studio americano dimostra che l’uso di questi dispositivi stimola le doti intelletuali dei bambini. Per ottenere buoni risultati, però, non serve inondare le classi di tavolette digitali, nella speranza di crescere dei piccoli Steve Jobs. Gli alunni diventano più bravi quando condividono il tablet: nei test ottengono addirittura risultati migliori di quelli che usano un tablet a testa. Il segreto sta nella collaborazione con i compagni.
E’ quanto dimostra uno studio della Northwestern University presentato a San Juan (Porto Rico) alla 65esima Conferenza annuale dell’International Communication Association.
I ricercatori hanno monitorato il rendimento di 352 alunni, mettendo a confronto le classi “tradizionali” senza tablet con quelle in cui era disponibile un i-Pad per ogni bambino e altre in cui c’era un tablet ogni due studenti.
Alla fine dell’anno scolastico, il risultato inatteso. I bambini che avevano usato in coppia l’i-Pad durante le lezioni avevano ottenuto i punteggi più alti nei test di alfabetizzazione, battendo perfino quelli che avevano potuto usare un tablet a testa.
«Avere un tablet per ogni studente potrebbe non essere il modo più efficace per utilizzare questa tecnologia», spiega Courtney Blackwell, autrice dello studio. «Quello che fa la differenza – conclude – è l‘apprendimento condiviso e collaborativo dei bambini verso la tecnologia».
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