«Quello omosessuale è l’amore più puro, al contrario di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione». Parola di Umberto Veronesi, garante scientifico di OK, che commenta così le recenti prese di posizione anti-gay di due sindaci: quello di Sulmona, Fabio Federico, che ha definito l’omosessualità «un’aberrazione sessuale» e quello di Bologna, Virginio Merola, che ha lanciato un’iniziativa delle coppie sposate.
Nessuna discriminazione qundi per le coppie omosex, anzi: Veronesi considera «l’omosessualità è una scelta consapevole e più evoluta». Per l’oncologo, infatti, l’amore gay sarebbe quello più puro: se in una coppia etero si dice «io ti amo non perché amo te, ma perché in te ho trovato la persona con cui fare un figlio», spiega Veronesi, «nell’amore omosessuale invece non accade: si dicono “amo te perché mi sei vicino, il tuo pensiero, la tua sensibilità e i sentimenti sono più vicini ai miei”».
Veronesi, che ha affrontato il tema a margine della presentazione di The future of science, si interroga anche sulle origini delle omosessualità. «È difficile dire se la chimica abbia un ruolo nella sessualità», dice. «Avere qualcosa di chimico dentro vorrebbe dire che uno è predisposto, e che geneticamente nasce così: questo non lo penso. La sessualità si diffonde in rapporto agli stili di vita, alla cultura del momento, è anche un atteggiamento contagioso. In certi ambienti è molto frequente perchè si scopre che è una forma di amore che può essere interessante esplorare».
Esistono, naturalmente, forme di omosessualità anche negli animali. Ma secondo l’oncologo in quei casi si tratta solo di un’espressione sessuale, e non di pensiero o cultura. «Non credo che la loro sia lo stesso tipo di omosessualità (degli esseri umani, ndr): quello è un bisogno di ottenere un rapporto sessuale, come l’onanismo».
