Il vostro medico di famiglia vi whatsappa? Non corrucciate la fronte, non è una domanda poi così strana. Sono infatti sempre più numerosi i medici di base italiani che comunicano con i loro pazienti attraverso le nuove tecnologie. A dirlo è un’indagine realizzata dalla Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) con Doxapharma, presentata al Politecnico di Milano.
La ricerca, condotta su un campione di 752 medici di base, ha rilevato un aumento dell’uso dei nuovi canali digitali come email, sms e chat, mentre rimangono ancora nel dimenticatoio i social network così come i blog e i forum, trascurati dal 65% del campione.
Sebbene la spesa per la tecnologia sia aumentata del 13% nel 2014, la rivoluzione hi-tech dei medici di famiglia non è ancora completa: rimane infatti una certa “resistenza” ad usufruire pienamente delle possibilità offerte dalla sanità digitale. I camici bianchi accedono ai servizi online principalmente per consultare referti di laboratorio (55%) o esiti di visite specialistiche (43%), molto meno per i verbali di Pronto Soccorso (24%) e le lettere di dimissione ospedaliere (26%), nonostante oltre il 60% mostri un grande interesse per questo tipo di servizi.
Anche la telemedicina rimane poco utilizzata: solo il 6% del campione ha già utilizzato soluzioni di tele-salute (come il tele-monitoraggio) o di tele-consulto con altri medici di base o specialisti. Il 75% è però interessato al tele-consulto con altri medici specialisti, anche se il 62% ritiene che siano strumenti ancora poco agevoli da utilizzare.