Molte persone stanno rinunciando a recarsi in ospedale e alle proprie cure per paura dell’infezione da Covid. Un problema che colpisce anche i malati di tumore, tra cui le persone affette da mieloma multiplo, uno dei tumori del sangue più severi.
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Mieloma multiplo: l’EMA dà il via libera all’infusione sottocutanea
Fino ad oggi alcuni farmaci molto efficaci per il mieloma multiplo erano disponibili soltanto con un’infusione endovenosa. È il caso di daratumumab, che richiede diverse ore in ospedale per essere assunto. Ora l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) ha espresso parere favorevole all’approvazione della formulazione per infusione sottocutanea di daratumumab per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo di nuova diagnosi o recidivato/refrattario.
Infusione sottocutanea per mieloma multiplo: i benefici
La nuova formulazione riduce i tempi di somministrazione da diverse ore a 3-5 minuti, mantenendo un’efficacia sovrapponibile e riducendo l’incidenza delle reazioni correlate all’infusione rispetto alla somministrazione endovenosa. «Grazie alla riduzione del tempo di somministrazione a 5 minuti, la formulazione sottocutanea di daratumumab permette di ridurre in maniera significativa i tempi ospedalieri richiesti a pazienti, caregiver e operatori sanitari» commenta Mario Boccadoro, Direttore Divisione Universitaria di Ematologia Città della Salute e della Scienza di Torino. «Tale modalità di somministrazione potrebbe diventare un presidio importante per ridurre i tempi di permanenza in ospedale in caso di un’emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo a causa del Covid».
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