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Calvizie: rimedi efficaci prima di pensare al trapianto

In Italia ne soffre oltre il 40% degli uomini. Dall’alopecia androgenetica allo stress, vediamo perché si perdono i capelli e quali sono oggi le soluzioni davvero efficaci: integratori, farmaci e terapie rigenerative

Ogni giorno i nostri follicoli piliferi producono tra i 60 e i 100 nuovi capelli. Tuttavia, in condizioni di stress o durante i cambi di stagione, la caduta può superare la crescita. Se questa fase temporanea si prolunga, si può parlare di alopecia, una condizione che interessa circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne nel corso della vita, soprattutto dopo i 40 anni.

Secondo un’indagine condotta nel 2024 da Medihair, l’Italia è il secondo Paese europeo per percentuale di uomini calvi (44,37%), preceduta solo dalla Spagna.

Che cos’è la calvizie e quali sono le cause principali

Il termine medico è alopecia androgenetica, ma comunemente si parla di calvizie. Si manifesta con un progressivo assottigliamento dei capelli, perdita di lucentezza e maggiore fragilità, fino al diradamento visibile, soprattutto nell’area frontale e centrale del cuoio capelluto.

Le cause più frequenti includono:

  • Predisposizione genetica
  • Eccesso di ormoni androgeni
  • Stress psicofisico
  • Carenze nutrizionali
  • Forfora o dermatiti
  • Malattie autoimmuni
  • Uso eccessivo di farmaci o cosmetici aggressivi
  • Diete drastiche o squilibrate

Calvizie e impatto psicologico: quando i capelli condizionano l’autostima

Per molte persone, perdere i capelli è vissuto come un trauma: ci si sente meno attraenti, cambia il modo di percepirsi e può calare l’autostima. Uno studio della Harvard University ha rivelato che fino al 9% degli intervistati sarebbe disposto a rinunciare ad anni di vita sana pur di trovare una cura definitiva contro la calvizie.

Cosa fare se iniziano a cadere i capelli: le prime mosse

La prima cosa da fare è rivolgersi a un dermatologo o tricologo specializzato. Con l’ausilio di test specifici, si può risalire alla causa e stabilire un trattamento personalizzato.

Rimedi contro la calvizie: integratori, lozioni e farmaci

Prima di pensare all’autotrapianto, ci sono diversi rimedi che si possono mettere in campo. Vediamo quali sono i più efficaci.

Integratori utili per rafforzare i capelli

In caso di carenze vitaminiche o minerali, gli integratori possono rallentare la caduta e rinforzare la chioma. Le sostanze più utili sono:

  • Vitamine B12, D, C
  • Ferro, fondamentale per la struttura del capello
  • Zinco, per contrastare lo stress ossidativo
  • Rame, per mantenere la pigmentazione
  • Estratti naturali come Serenoa repensbiotinaselenio e niacina

Sono particolarmente efficaci nelle fasi iniziali del diradamento e vanno assunti per almeno 3-6 mesi.

Lozioni anticaduta

Il principio attivo più usato è il minoxidil, in concentrazione del 2% per le donne e del 5% per gli uomini. Si tratta di un vasodilatatore che stimola l’irrorazione sanguigna del cuoio capelluto, favorendo la crescita.

Lo specialista può personalizzare le lozioni aggiungendo principi attivi specifici o sostanze simili agli ormoni naturali.

Farmaci per l’alopecia androgenetica

Il più prescritto è la finasteride, da 1 mg al giorno, che inibisce l’enzima 5 alfa-reduttasi. I risultati si vedono dopo circa 3-6 mesi, ma la cura va proseguita nel tempo. È controindicata nelle donne in gravidanza.

Un’alternativa più potente (ma non ancora approvata per questo uso) è la dutasteride, attualmente prescrivibile solo off-label in casi selezionati.

Le novità: farmaci per l’alopecia areata

Due nuove molecole, baricitinib e ritlecitinib, sono state approvate per trattare l’alopecia areata grave, una forma autoimmune che colpisce a chiazze. Entrambe bloccano le Janus chinasi (JAK), enzimi coinvolti nell’infiammazione dei follicoli.

  • Il baricitinib ha mostrato risultati promettenti anche su ciglia e sopracciglia.
  • Il ritlecitinib è approvato per l’uso su adolescenti dai 12 anni in su ed è rimborsabile in Italia nei casi più gravi, secondo le indicazioni AIFA.

Medicina rigenerativa: terapie non farmacologiche promettenti

Anche la medicina rigenerativa ha fatto passi da giganti. Ecco i trattamenti più efficaci.

PRP (Plasma Ricco di Piastrine)

Tecnica che prevede l’iniezione nel cuoio capelluto di plasma autologo arricchito di piastrine, estratto dal sangue del paziente stesso. Stimola le cellule staminali dei follicoli e migliora l’elasticità del cuoio capelluto. I primi risultati si vedono dopo 2-3 mesi nell’80% dei casi.

Altri trattamenti innovativi

  • Laser a bassa intensità (630–670 nm): riattivano le papille pilifere
  • Infiltrazioni di cellule mesenchimali prelevate dal grasso corporeo tramite liposuzione (disponibili solo in centri autorizzati).

Testo di Federica Sciacca

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