
Ti è mai capitato di ricevere un complimento che ti ha lasciato un po’ perplesso? Magari qualcuno ti ha detto qualcosa che all’apparenza sembrava lusinghiero, ma ti ha turbato facendoti sentire meno sicuro di te. A volte questo tipo di commenti, mascherati da apprezzamenti, possono nascondere una tecnica manipolatoria, nota come negging.
In questo articolo
Cos’è il negging?
Il termine negging indica un comportamento manipolativo in cui una persona fa un complimento che in realtà nasconde un’offesa. Il Cambridge Dictionary lo descrive come «la pratica di fare commenti negativi o leggermente offensivi a qualcuno che trovi attraente per farlo interessare a te». Questa tecnica, infatti, viene spesso usata in contesti di appuntamenti e relazioni, in particolare da individui che cercano di ottenere attenzione e validazione, suscitando insicurezza e bisogno di convalida nella persona a cui si rivolgono. Sebbene possa sembrare un gioco psicologico innocuo, il negging può avere effetti profondamente negativi sull’autostima di chi lo subisce.
Esempi di negging
A ognuno di noi può accadere di ferire, anche senza volerlo, persone a cui teniamo. Tuttavia, quando succede, generalmente riconosciamo i nostri errori, ci scusiamo e cerchiamo di non ripeterli. Per capire quando si tratta di un tentativo consapevole di negging è utile valutare il contesto, la frequenza e la vera intenzione dietro il commento. Dato che può manifestarsi in modi diversi non ci sono frasi standard, ma alcuni esempi comuni possono aiutare a comprendere meglio questa dinamica, come:
- “Sei davvero bella per essere una ragazza con quel corpo”.
- “Ti dona quel vestito, non pensavo che potesse starti così bene”.
- “Non credevo che fossi così intelligente”.
- “Come stai bene, il trucco fa miracoli”.
- “Hai fatto un buon lavoro, non me lo sarei mai aspettato da te”.
Differenze con il gaslighting
Anche se sia il gaslighting che il negging sono tecniche manipolative, hanno delle differenze. Il negging si concentra più sull’indurre insicurezza nell’altra persona attraverso complimenti che mascherano insulti. Mentre il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona cerca di far dubitare un’altra della propria realtà, dei propri pensieri o della propria percezione, ad esempio facendo credere che una situazione o un comportamento non sia mai accaduto.
Come riconoscere il negging
Riconoscere il negging può essere difficile, soprattutto perché può sembrare un commento innocente o addirittura un complimento. Alcuni segnali a cui prestare attenzione includono:
- Commenti ambigui: frasi che sembrano complimenti ma contengono una critica nascosta o un giudizio velato.
- Sensazione di malessere: dopo aver ricevuto un “complimento” senti di non essere all’altezza o cominci a dubitare di te. La critica non è costruttiva ma mira a farti sentire a disagio.
- Intenzione e frequenza: se un commento negativo viene fatto occasionalmente e senza malizia, potrebbe essere un errore o una battuta infelice. Se però tali commenti sono ripetuti e sembrano avere l’obiettivo di sminuirti, è probabile che si tratti di negging.
Come comportarsi?
- Stabilire dei confini: se qualcuno fa un commento che ti mette a disagio, metti il tuo benessere al primo posto e non esitare a esprimere come ti senti, facendo capire che quel comportamento non è accettabile.
- Allontanarsi: se la situazione persiste o i commenti continuano, potrebbe essere necessario prendere le distanze da quella persona.
- Cercare supporto: parlare con amici fidati, familiari o professionisti, come uno psicoterapeuta, può aiutarti a chiarire se stai vivendo una manipolazione psicologica. Avere il supporto di altri ti consente di osservare la situazione da una prospettiva esterna e può spronarti ad agire di conseguenza.
L’influenza sull’autostima: accettiamo ciò che pensiamo di meritare?
Il Dott. Jeremy Nicholson MSW, in un suo articolo pubblicato su Psychology Today spiega che «insulti temporanei che abbassano l’autostima possono effettivamente rendere un individuo più ricettivo alle avances romantiche e più accondiscendente alle richieste. Ciò può essere particolarmente vero quando l’autostima abbassata non può essere attribuita all’altro partner di interazione, come quando l’insulto è un complimento indiretto».
Per costruire una relazione sana e duratura, è fondamentale trovare un partner che condivida gli stessi valori e desideri di crescita reciproca. L’amore dovrebbe essere fonte di supporto e arricchimento, non di insicurezze o manipolazioni.
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