Comportamento

Sai come smaltire i farmaci correttamente?

Evitare di accumulare medicinali inutilizzati, conservarli correttamente e gettarli in modo sicuro è fondamentale per la tutela dell'ambiente e la salute di tutti

Ogni anno, milioni di farmaci scaduti o inutilizzati vengono gettati via in maniera scorretta, con potenziali rischi per l’ambiente e la salute pubblica. Molti medicinali contengono, infatti, principi attivi chimici che, se dispersi nell’ambiente, possono avere effetti dannosi sugli ecosistemi acquatici e sulla salute umana. Per questo, è fondamentale informarsi e adottare comportamenti consapevoli.

Dove trovare la data di scadenza

La data di scadenza è indicata su tutte le confezioni dei medicinali ed è stabilita in base a rigorosi test di stabilità condotti dai produttori sotto la supervisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Tuttavia, la durata e l’efficacia di un farmaco dipendono anche dalle condizioni di conservazione autorizzate, che sono solo quelle per le quali esistono elementi a supporto. Per garantire la stabilità del principio attivo, i farmaci devono essere mantenuti:

  • In un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità.
  • Nei loro contenitori originali, con etichette ben leggibili.
  • Secondo le indicazioni specifiche riportate nel foglietto illustrativo.

Dopo la scadenza un farmaco è pericoloso?

Molte persone si chiedono se un farmaco scaduto sia ancora utilizzabile o se diventi inefficace o pericoloso. I produttori stabiliscono la scadenza tramite test di stabilità accelerata senza valutazioni a lungo termine sull’effettiva perdita di efficacia. Alcuni studi hanno analizzato la stabilità dei farmaci dopo la scadenza. Il programma SLEP della FDA ha mostrato che il 90% dei farmaci testati era stabile per oltre un anno dopo la scadenza, con una media di 5,5 anni. Un altro studio del 2012 ha trovato che 12 su 14 principi attivi in farmaci scaduti da 28-40 anni mantenevano ancora il 90% della loro concentrazione. Questo suggerisce che molte formulazioni solide restano efficaci anche dopo la scadenza. Ad ogni modo l’AIFA sconsiglia di valutare autonomamente la sicurezza di un farmaco scaduto basandosi su aspetto, odore o consistenza.

Quali farmaci si deteriorano più facilmente?

Le formulazioni liquide sono più sensibili e possono deteriorarsi più rapidamente. Fiale e siringhe devono essere usate subito dopo l’apertura, mentre sciroppi e colliri hanno una validità di alcune settimane. Per ridurre i rischi, è utile annotare la data di apertura dei farmaci e conservarli correttamente.

I rischi dei farmaci scaduti per la salute

Sebbene alcuni studi abbiano dimostrato che molti farmaci mantengono una buona stabilità anche dopo la data di scadenza, l’AIFA sconsiglia comunque l’uso di medicinali scaduti.

I principali rischi includono:

  • Perdita di efficacia del principio attivo, con conseguente riduzione dell’effetto terapeutico.
  • Formazione di composti tossici, soprattutto nei farmaci liquidi o sensibili alla luce e all’umidità.
  • Infezioni e reazioni avverse, nel caso di colliri o sciroppi contaminati da batteri.

Come smaltire i farmaci scaduti?

I medicinali non devono essere gettati nella spazzatura domestica, né tantomeno negli scarichi di casa, per evitare la contaminazione delle acque. Ecco le regole principali per il corretto smaltimento dei farmaci:

  • Separare il farmaco dalla confezione esterna: il foglietto illustrativo e la scatola di cartone possono essere smaltiti nella raccolta differenziata della carta.
  • Blister e contenitori devono essere gettati nei raccoglitori specifici presenti in tutte le farmacie e, in alcuni comuni, presso le isole ecologiche.
  • Sciroppi e liquidi non vanno mai versati nello scarico o nel lavandino: bisogna portarli negli appositi contenitori di raccolta.

Il problema della scarsa informazione

Un’indagine condotta da Assosalute e IPSOS nel 2023 ha rivelato che oltre il 70% degli italiani non conosceva con esattezza le modalità corrette di smaltimento dei medicinali. In particolare:

  • Solo il 49% degli intervistati era consapevole dell’esistenza dei contenitori dedicati.
  • Il 47% sapeva che i farmaci possono essere smaltiti in farmacia, ma non conosceva la procedura esatta.
  • Il 25% degli italiani gettava l’intera confezione del farmaco nel contenitore senza separare blister e scatola.
  • Molti cittadini smaltivano sciroppi e medicinali liquidi erroneamente nella plastica o nel vetro, oppure ne versavano il contenuto negli scarichi domestici.

I miglioramenti grazie alla sensibilizzazione

Nel 2023 è stata lanciata la campagna “Non mi scadere sui farmaci”, mirata a migliorare la consapevolezza dei cittadini sullo smaltimento dei farmaci scaduti. Dopo un anno, i risultati sono stati positivi:

  • Il 72% degli intervistati ha trovato il messaggio chiaro ed efficace.
  • Il 48% ha scoperto che i contenitori per lo smaltimento sono presenti anche nelle isole ecologiche.
  • Il 34% ha iniziato a separare correttamente le confezioni dei farmaci scaduti.
  • Il 21% si è rivolto ai farmacisti per ulteriori informazioni.
  • L’utilizzo delle isole ecologiche per lo smaltimento è aumentato del 10%.

I rischi di uno smaltimento non corretto dei farmaci

Adottare pratiche corrette di smaltimento dei farmaci non solo tutela l’ambiente, ma aiuta anche a prevenire rischi per la salute umana e animale.

  • Contaminazione delle acque

Quando i farmaci vengono gettati nel lavandino o nel WC, finiscono negli impianti di depurazione, che non sempre sono in grado di eliminare completamente queste sostanze. Studi scientifici hanno rilevato la presenza di antibiotici, ormoni e altri farmaci nelle acque superficiali e sotterranee, con il rischio di alterare la flora e la fauna acquatica.

  • Antibiotico-resistenza e danni alla biodiversità

La dispersione di antibiotici nei corsi d’acqua favorisce lo sviluppo di batteri resistenti, un fenomeno che rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica. Inoltre, alcuni farmaci, come gli ormoni e gli antinfiammatori, possono influenzare il sistema endocrino degli organismi acquatici, causando alterazioni nello sviluppo e nella riproduzione di pesci e altri animali.

  • Riduzione dell’inquinamento ambientale

Smaltendo i farmaci scaduti nei contenitori appositi delle farmacie o nelle isole ecologiche, si evita la dispersione di sostanze chimiche pericolose nel suolo e nelle acque. Questo contribuisce a mantenere puliti i corsi d’acqua e a proteggere gli ecosistemi.

Leggi anche…

Mostra di più

Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
Pulsante per tornare all'inizio