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Non bisogna rassegnarsi alle “vampate” in menopausa

I cosiddetti sintomi vasomotori non vanno accettati: ci sono diversi trattamenti per affrontarli

Ci sono diversi trattamenti contro le vampate, anche se molte donne non li usano. Le donne ritengono di essere sufficientemente informate sulla menopausa, che vivono come portatrice di grandi cambiamenti, in primo luogo fisici. Una donna su due accusa vampate di calore e sudorazioni notturne, ma la metà non cerca soluzioni né assume alcuna terapia per prevenire o far fronte a questa sintomatologia.

Nonostante ci siano trattamenti contro le vampate, poche donne li usano

È lo scenario che emerge dalla recente indagine “La menopausa nella vita delle donne” promossa da Fondazione Onda – Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna «Nonostante l’impatto negativo che le vampate di calore e le sudorazioni eccessive, i cosiddetti “sintomi vasomotori”, hanno sulla qualità di vita, una donna su due non cerca soluzioni né assume alcuna terapia per prevenire o far fronte a questa sintomatologia (solo il 55% delle donne con sintomi severi ricorre a qualche soluzione e solo il 40% tra quelle con sintomi moderati) che può perdurare per anni pregiudicando la salute generale della donna» commenta Nicoletta Orthmann, Direttrice medico-scientifica Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ETS.

Gruppo San Donato

L’iniziativa Vampate in menopausa

Per migliorare l’informazione sulla menopausa e i suoi sintomi, Astellas Pharma con il patrocinio di Fondazione Onda, Società Italiana Ginecologia Terza Età e Società Italiana Menopausa, promuove la campagna di informazione e sensibilizzazione “Vampate in menopausa”. Nel sito web sono disponibili tutte le informazioni e i materiali.

Perché arrivano le vampate?

«La mancanza degli ormoni che si verifica con la menopausa comporta conseguenze di ordine fisico e si accompagna alla comparsa di sintomi da privazione, di cui i più frequenti sono le vampate di calore sperimentate dalla maggior parte delle donne» spiega Raffaela Di Pace, Medico specialista in ginecologia e ostetricia all’Humanitas San PIO X di Milano.

Senza estrogeni il cervello fa fatica a regolare la temperatura

«Oggi sappiamo che questa sintomatologia ha una spiegazione: nel cervello sono presenti specifici recettori, localizzati nel centro della termoregolazione situato nell’ipotalamo, che sono sensibili all’azione degli estrogeni. Quando questi ormoni mancano, la temperatura non è più regolata come dovrebbe e questo genera la sensazione di improvviso e intenso calore associato a rossore cutaneo e sudorazione profusa, i cosiddetti sintomi vasomotori, percepiti dalla donna nella parte alta del corpo. I nuovi dati di letteratura evidenziano che i sintomi vasomotori, oltre alla sgradevole sensazione sperimentata dalla donna, rappresentano anche un fattore di rischio cardiovascolare dovuto all’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, aumentando il rischio di sviluppare ipertensione, ictus o infarto. Le vampate di calore associate a sudorazioni notturne sono da considerarsi un vero e proprio campanello d’allarme per la salute della donna».

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