Alimentazione

I legumi sono davvero un cibo proteico o sono carboidrati?

Molto spesso gli esperti li consigliano soprattutto a vegetariani e vegani per fare il pieno di proteine vegetali, ma possono davvero reggere il confronto della carne o del pesce, ma anche di altri vegetali come i derivati dalla soia?

Non c’è dubbio che mangiare legumi faccia bene alla salute. Ce ne sono di tanti tipi diversi e offrono molti nutrienti importanti, come vitamine del gruppo b, magnesio, potassio, fosforo e ferro. Forniscono anche vitamina C, che però con la cottura viene eliminata.

Legumi e proteine: in realtà contengono molti carboidrati

Ma i legumi possono essere considerati alimenti proteici? È un falso mito, che nasce dal fatto che i legumi contengono un buon numero di proteine quando sono secchi. Con l’ammollo e la cottura la percentuale proteica scende in modo significativo.

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Un legume in media contiene tra il 50 e il 60% di quota di carboidrati e un 20% di proteine vegetali, che però con la cottura si riducono al 6-8%. Tra l’altro manca di alcuni aminoacidi, ecco perché si consiglia di servirlo con riso o pasta integrali per farne un piatto completo dal punto di vista delle proteine.

Uno dei legumi che a giusto titolo è considerato un alimento proteico è la soia, che può essere paragonato a carne e pesce. Fornisce più di 30 grammi ogni etto.

I benefici dei legumi

Come si diceva all’inizio sono comunque tanti i benefici dei legumi.

Ricchi di fibre

  • Migliorano la digestione e la salute intestinale.
  • Aumentano il senso di sazietà, aiutando nella gestione del peso.
  • Regolano l’assorbimento degli zuccheri, beneficiando chi soffre di diabete.

Benefici per il cuore

  • Abbassano il colesterolo LDL (cattivo).
  • Contribuiscono alla salute cardiovascolare riducendo il rischio di ipertensione.

Stabilizzano la glicemia

Grazie al basso indice glicemico, i legumi aiutano a mantenere costanti i livelli di zucchero nel sangue, rendendoli un’ottima scelta per i diabetici.

Effetto prebiotico

Favoriscono la crescita di batteri intestinali benefici, migliorando la salute del microbiota.

Possibili controindicazioni

1. Problemi digestivi

I legumi contengono oligosaccaridi, che possono fermentare nell’intestino causando:

  • Gonfiore e meteorismo
  • Flatulenza
  • Crampi addominali

Per evitare questi problemi, il consiglio è quello di mettere in ammollo i legumi per 12-24 ore e cuocerli bene.

2. Interferenza con l’assorbimento di minerali

Contengono fitati e ossalati, che possono ridurre l’assorbimento di ferro, zinco e calcio.

Anche in questo caso l’ammollo aiuta a ridurre il problema

3. Presenza di lectine e saponine

Alcuni legumi crudi contengono sostanze tossiche che possono causare nausea e disturbi intestinali.

La cottura elimina queste molecole e i legumi si mangiano sempre cotti.

4. Controindicati in alcune patologie intestinali

Persone con colite, intestino irritabile o malattie infiammatorie intestinali (IBD) potrebbero tollerarli male.

5. Allergie e sensibilità

Alcuni individui possono essere allergici a legumi come arachidi, soia, fagioli o lenticchie.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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