Salute

Non dormi bene? Forse è colpa dei rumori bassi

Dall’insonorizzazione della stanza all’uso di rumori colorati, fino alla scelta di elettrodomestici silenziosi, creare un ambiente acustico ottimale può migliorare notevolmente il riposo

Dormire bene è fondamentale per la nostra salute fisica e mentale. Tuttavia, l’inquinamento acustico rappresenta una delle principali minacce per un riposo ristoratore, specialmente nelle aree urbane. Il rumore notturno, che può arrivare da una vicina strada trafficata agli elettrodomestici di casa, può mantenere il corpo in uno stato di allerta, impedendo il rilassamento necessario per un sonno profondo e rigenerante. Ma qual è la soglia ideale di rumore per dormire bene? E quali soluzioni possiamo adottare per ridurre lo stress acustico nella camera da letto?

La soglia ideale del rumore per un sonno di qualità

Secondo gli esperti, il livello di rumore ottimale per un sonno indisturbato dovrebbe essere inferiore ai 30 decibel. Quando i suoni superano questa soglia, specialmente in modo discontinuo, possono interferire con le fasi del sonno e portare a risvegli notturni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non superare i 40 decibel durante la notte per evitare effetti negativi sulla salute. In particolare, l’insonnia può avere impatto sulla salute sia a breve sia a lungo termine.

Gruppo San Donato

Le conseguenze dell’inquinamento acustico

Studi dimostrano che un’esposizione continua al rumore ambientale può mantenere il corpo in uno stato di allerta, ostacolando un sonno davvero ristoratore. Lo ha sottolineato Piero Barbanti, docente di Neurologia presso l’Università IRCCS San Raffaele di Roma, che ha condiviso la sua esperienza all’evento organizzato da ASSOSALUTE intitolato “Insonnia e stili di vita: quali impatti sulla salute?”. «Durante il sonno, il cervello si libera di scorie tossiche, e un riposo insufficiente ostacola questo processo naturale, aumentando il rischio di patologie neurodegenerative come la demenza. È stato dimostrato», ha continuato il Professore, «che l’inquinamento acustico è addirittura un fattore di rischio per ictus e infarti del miocardio, perché il soggetto non riesce a entrare in una condizione di riposo assoluto e si mantiene inconsapevolmente in una condizione di aumentata veglia (o ‘hyper arousal’)»

Soluzioni per ridurre il rumore in camera da letto

Per garantire un ambiente di riposo ottimale, esistono diverse strategie per minimizzare l’inquinamento acustico in camera da letto. Queste includono sia soluzioni strutturali che tecnologiche.

  1. Isolamento acustico della stanza

Un’adeguata insonorizzazione della camera da letto può ridurre significativamente i rumori esterni. Ecco alcune soluzioni pratiche:

  • Tende fonoassorbenti: per una maggiore efficacia, scegliere tende realizzate con materiali spessi come velluto o poliestere multistrato, possibilmente con un rivestimento isolante. Devono essere lunghe e larghe abbastanza da coprire interamente le finestre e arrivare fino al pavimento.
  • Pannelli isolanti: optare per pannelli in schiuma fonoassorbente, lana di roccia o materiali compositi. Possono essere applicati alle pareti o al soffitto per ridurre la propagazione del rumore. L’efficacia dipende dallo spessore e dalla densità del materiale scelto.
  • Tappeti e moquette: preferire tappeti spessi e a pelo lungo o moquette con base in gomma, che assorbono meglio il rumore di passi e riducono l’eco all’interno della stanza.
  • Infissi isolanti: finestre con doppi o tripli vetri sono le migliori per abbattere il rumore proveniente dall’esterno fino al 70%. Verificare la presenza di guarnizioni in gomma e telai in materiali isolanti come PVC o alluminio con taglio termico.
  1. L’uso della tecnologia: i rumori colorati

Secondo una recente ricerca condotta da Ikea, il 52% degli italiani cerca di addormentarsi sfruttando l’uso di suoni e melodie calmanti, vedendo la tecnologia come alleata per creare un’atmosfera piacevole e conciliante. Tra i rumori più ascoltati le onde del mare (27%) e il suono della pioggia (26%), ma non manca anche chi (il 26%) preferisce l’assoluto silenzio. Molte persone trovano giovamento dall’uso dei rumori colorati, che possono aiutare a mascherare suoni improvvisi e a creare un ambiente acustico rilassante:

  • Rumore bianco: suono costante simile al ronzio di un ventilatore o alla pioggia leggera, utile per coprire rumori disturbanti.
  • Rumore rosa: caratterizzato da una frequenza più bilanciata, simile al suono delle onde del mare, aiuta a migliorare la qualità del sonno.
  • Rumore marrone: più profondo e avvolgente, come il tuono distante, aiuta a rilassare il sistema nervoso. Dispositivi come sound machine o app dedicate possono riprodurre questi suoni in modo controllato per favorire un sonno sereno.
  1. Elettrodomestici silenziosi

Anche i suoni interni alla casa possono disturbare il sonno. Elettrodomestici come frigoriferi (posti sulla parete che confina con la camera da letto), condizionatori e ventilatori possono generare rumori fastidiosi. Quando si acquistano nuovi apparecchi, è importante verificare il livello di emissione sonora, scegliendo modelli con una rumorosità inferiore ai 40 decibel.

 

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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