Salute

Vasculite: quali sono i sintomi e le terapie?

È un'infiammazione che può colpire le pareti dei capillari, delle vene e delle arterie con conseguenze anche molto gravi

La vasculite è un’infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni. Può essere di due tipi:

  1. vasculite primaria, quando si verifica per reazioni autoimmuni;
  2. vasculite secondaria, se è il risultato di un’infezione o di un’altra malattia.

In tutte le forme di vasculite le difese immunitarie riconoscono  erroneamente le cellule che compongono i vasi sanguigni come se fossero un corpo estraneo e pericoloso alla pari di un virus o un batterio. Di conseguenza il sistema difensivo del nostro corpo le attacca, provocando l’infiammazione.

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Questa infiammazione restringe i vasi, con la conseguenza che diminuisce la quantità di sangue e quindi di ossigeno e di nutrienti che raggiungono gli organi e i tessuti del nostro corpo. Negli stadi avanzati si possono formare anche dei trombi, che bloccano il passaggio del sangue. Può anche accadere che l’infiammazione danneggi le pareti del vaso sanguigno, causando un aneurisma.

Quali sono le cause della vasculite?

Non sono ancora del tutto chiaro le ragioni perché il nostro sistema immunitario si comporti in questo modo. Alcuni fattori di rischio sono:

  • problemi alle difese immunitarie;
  • alcuni farmaci;
  • un’infezione;
  • alcuni tipi di tumore.

Per quanto riguarda la vasculite primaria, le cause non sono ancora note.

Le cause della vasculite secondaria sono invece infezioni o malattie, come:

  • epatite B;
  • malattie autoimmuni;
  • malattie del sistema immunitario, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la dermatomiosite giovanile e la sclerodermia;
  • reazioni allergiche;
  • l’esposizione a sostanze chimiche, come gli insetticidi;
  • alcuni farmaci, quali anfetamine, sulfamidici, beta-lattamici, contraccettivi orali, FANS, antibiotici chinoloni;
  • tumori delle cellule del sangue.

Quali sono i sintomi della vasculite?

Naturalmente cambiano a seconda dei vasi sanguigni colpiti, perché le conseguenze sono nei vari organi di riferimento.

Il primo segnale è nella maggior parte dei casi una lesione sula cute, che può essere un’afta, la porpora o un nodulo.

Di solito comunque si manifesta con i seguenti sintomi:

  • eruzioni cutanee;
  • febbre;
  • dolori muscolari e articolari;
  • stanchezza;
  • perdita di appetito e contestuale perdita di peso.

Ci sono poi dei sintomi diversi a seconda dei vasi sanguigni che vengono colpiti. Se è interessato un vaso di piccole dimensioni, come un capillare, tendenzialmente si rompe, riversando del sangue nei tessuti. La conseguenza visibile saranno dei piccoli puntini rossi e violacei sulla pelle.

Se viene colpito un vaso più grande, può gonfiarsi e produrre un nodulo, palpabile quando è localizzato vicino alla superficie della pelle.

Quali sono le complicanze?

Anche le complicanze della vasculite dipendono da quale tipo di vaso abbia colpito.
In generale, la principali è un danno vero e proprio a un organo. Il sangue non arriva più e c’è il rischio concreto di gravi conseguenze. Se colpisce i polmoni si può arrivare ad esempio a una emorragia polmonare. Nel caso interessi i reni si può arrivare a una grave insufficienza renale. Alcuni organi possono andare incontro a cancrena.

Quali sono le terapie per la vasculite?

Ovviamente dipendono dagli organi coinvolti. Tra l’altro anche in caso di successo del trattamento, la vasculite può tornare. Ci sono casi anche in cui la vasculite si cronicizza, richiedendo trattamenti prolungati a lungo termine.

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