Le ragazze cominciano l’età puberale almeno un anno prima rispetto a quanto accadeva 50 anni fa. A dirlo una ricerca dell’Università di Copenhagen. I ricercatori in forza all’ateneo danese hanno analizzato 38 ricerche sulla pubertà che hanno coinvolto decine di migliaia di ragazzine di molti Paesi diversi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Jama Pediatrics.
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Cos’è la pubertà?
La pubertà è il periodo della vita in cui caratterizzato da significativi cambiamenti nel corpo e nella mente, che indicano l’inizio del passaggio di una persona dall’infanzia all’età adulta. Questi cambiamenti includono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, la maturazione delle gonadi e cambiamenti psicologici e comportamentali.
Secondo il mondo scientifico la pubertà comincia tendenzialmente tra gli 8 e i 13 anni nelle ragazze e tra i 9 e i 14 tra i ragazzi.
Quando comincia la pubertà nelle varie zone del mondo?
Il team ha sottolineato che lo sviluppo del tessuto delle ghiandole mammarie varia a seconda delle zone del mondo, stabilendo che in media accade tra i 9,8 e i 10,8 anni in Europa, tra i 10,1 e i 13,2 in Africa e tra gli 8,8 e i 10,3 negli Stati Uniti.
La nuova ricerca danese
Ciascuno studio analizzato prendeva in considerazione il periodo in cui c’è lo sviluppo del tessuto ghiandolare del seno, che in termini medici si chiama telarca. Si tratta del segnale che la pubertà sta cominciando. Il team di ricerca non ha invece preso in considerazione il menarca, cioè la prima mestruazione, perché può dipendere da differenti fattori, che variano da persona a persona.
I risultati dello studio
L’analisi ha anche evidenziato che l’età in cui la pubertà inizia è sempre più giovane, con l’esordio che parte 0,24 anni prima ogni decade tra il 1977 e il 2013.
Quali sono le ragioni?
Lo studio è osservazionale, quindi i ricercatori non hanno scoperto perché questo accada. L’ipotesi è però che a un maggior peso corporeo, corrisponda uno sviluppo anticipato della ghiandola mammaria. Insomma l’équipe punta il dito contro l’epidemia di obesità che sta colpendo gran parte del pianeta. Tra le altre cause ci possono essere alcuni composti chimici che si trovano nell’ambiente e che potrebbero interferire con il sistema ormonale del corpo umano, giocando un ruolo cruciale nell’anticipo dell’arrivo della pubertà.
Cosa si può fare?
Di conseguenza i ricercatori consigliano di monitorare attentamente il peso dei pesi e di limitare l’esposizione a questi elementi chimici. Uno studio del 2018 svolto dall’Università della California ha spiegato come i composti chimici presenti nei prodotti per la pulizia della casa potesse avere un effetto sulla crescita e sullo sviluppo di bambini e adolescenti. La ricerca aveva esaminato la presenza di gruppi chimici come gli ftalati, i parabeni e i fenoli nelle urine. I ricercatori hanno dimostrato che per alcuni di questi elementi chimici, ogni volta che la loro concentrazione nelle urine di donne incinte raddoppiava, aumentavano le possibilità che la propria figlia cominciasse la pubertà in media un mese prima.
Indice puntato contro alcuni composti chimici presenti in prodotti di largo consumo
«Abbiamo la prova che alcuni agenti chimici largamente usati nella cura personale sono associati con l’esordio anticipato della pubertà nelle ragazze». A parlare è la dottoressa Kim Harley, professore associato all’Università della California. «In particolare, abbiamo scoperto che le madri che hanno livelli alti di due agenti chimici nel loro corpo durante la gravidanza, hanno figlie che entrano nella pubertà prima. I composti chimici in esame sono gli ftlati, usati nei profumi e il triclosan che è un agente antibatterico usato in alcuni saponi e dentifrici.
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