Alimentazione

Acido folico: perché non potete farne a meno (non solo in gravidanza)

Conosciuta soprattutto per la sua importanza durante la gestazione, questa vitamina del gruppo B è fondamentale in tutte le fasi della vita

Non c’è donna in dolce attesa che non abbia ricevuto il consiglio di assumere acido folico dal proprio ginecologo. L’assunzione di questo importante micronutriente, infatti, favorisce il buono sviluppo del feto e protegge il nascituro da malformazioni anche molto gravi.

A cosa serve l’acido folico in gravidanza

«La vitamina B9, meglio nota come acido folico, è essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine. Due processi indispensabili per la crescita e la riproduzione delle cellule», spiega Fabio Mosca, presidente della Società italiana di neonatologia (Sin). In special modo, l’acido folico risulta fondamentale nella corretta formazione del tubo neurale. Cioè la struttura embrionale da cui nasce il sistema nervoso centrale, formato dal cervello e dal midollo spinale. «Se il tubo neurale non si chiude correttamente entro il primo mese dal concepimento, il neonato sviluppa gravi malformazioni congenite note come difetti del tubo neurale». Di questi difetti fanno parte la spina bifida, l’anencefalia (incompleto sviluppo del cervello e della scatola cranica che porta alla morte del bambino prima della nascita o subito dopo) e l’encefalocele (malformazione cerebrale simile a un’ernia, che va operata chirurgicamente e che determina problemi dello sviluppo psicomotorio).

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Acido folico importante in tutte le fasi della vita

Ma la vitamina B9 è preziosa anche in tutte le altre fasi della vita. In quanto supporto insostituibile per la formazione dell’emoglobina, che avviene costantemente per reintegrare i globuli rossi invecchiati o danneggiati e per mantenere adeguati livelli di ferro nel sangue. È importante anche per un corretto turnover cellulare delle mucose, soprattutto della bocca (in mancanza del quale si va incontro a infiammazioni della lingua e gengiviti). Infine è utile per ridurre i livelli di omocisteina. Un aminoacido che, se presente in eccesso nel sangue, si associa a un aumentato rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari.

Dove si trova?

La vitamina B9 deve essere assunta con regolarità attraverso la dieta. Gli alimenti ricchi di folati sono soprattutto la verdura a foglia verde (come spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, rucola, verze) e i pomodori. Ma anche nella frutta (principalmente, kiwi, fragole, agrumi, banane), nella frutta secca (come mandorle e noci), nei legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci). Presente anche nel germe di grano, nel lievito di birra e nei cereali, meglio se integrali. Per preservare le proprietà nutrizionali, bisogna consumare frutta e verdura fresche, di stagione e possibilmente crude. Questo perché i folati vengono distrutti dal calore eccessivo e dalla luce.

Di quanto ne abbiamo bisogno?

In generale, si raccomanda l’assunzione di 400 µg (microgrammi) al giorno di acido folico per un adulto sano (a partire dai 15 anni). Quantità che solitamente viene raggiunta grazie all’alimentazione. In gravidanza, periodo in cui l’assunzione raccomandata è di 600 µg al giorno, è necessario prevedere integrazioni mirate.

Il dosaggio di acido folico in gravidanza

«Secondo le più recenti indicazioni, una donna che programma una gravidanza deve assumere una quantità aggiuntiva quotidiana di 0,4 µg, a partire almeno da un mese prima del concepimento fino al terzo mese. Negli altri casi il dosaggio dipende dal disturbo, dal genere e dall’età e dev’essere quindi valutato dal medico. Purtroppo, a oggi ben il 70% delle donne non segue la profilassi volontaria nel periodo raccomandato, mettendo a serio rischio la salute del nascituro», commenta Mosca.

Cosa succede se se ne prende troppo

Difficilmente, invece, vengono riscontrati problemi di salute dovuti a un eccesso di acido folico perché le quantità oltre i limiti vengono espulse attraverso le urine. Tuttavia, in caso di sovradosaggio si possono registrare sintomi come tremori, nervosismo immotivato, reazioni allergiche e disturbi gastrointestinali.

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