L’influenza è una malattia infettiva acuta, causata da virus. Si dice che è epidemica, perché è molto contagiosa. In genere interessa le vie respiratorie superiori ed inferiori. L’influenza colpisce soprattutto bambini, anziani e persone che convivono con una malattia cronica o con un sistema immunitario compromesso. Un po’ quello che capita con Covid, bambini esclusi, anche se la variante Delta sta cambiando un po’ le cose.
In questo articolo
I virus dell’influenza
I virus dell’influenza appartengono alla famiglia degli Ortomixoviridiae. Ce ne sono tre tipi:
- l’influenza di tipo A, che è anche la più comune,
- quella di tipo B,
- l’influenza di tipo C, che invece è la più rara.
I virus che la provocano hanno una grande capacità di mutare da una stagione all’altra. Ecco perché possiamo ammalarci ogni anno e la protezione della vaccinazione dura solo una stagione.
Come si trasmette l’influenza?
L’infezione è così contagiosa perché si trasmette in modo molto semplice. I virus si diffondono per via aerea attraverso le goccioline di saliva emesse mentre parliamo, starnutiamo o tossiamo. Si chiamano goccioline di Flügge, dal nome dello scienziato tedesco, che per primo le ha scoperte e studiate. Ecco perché è più facile essere contagiati nei luoghi affollati e al chiuso, come mezzi pubblici, uffici e scuole.
I virus dell’influenza riescono però a resistere anche diversi giorni all’esterno del corpo, soprattutto se la temperatura e il tasso di umidità sono bassi. I virus sono però termolabili, nel senso che muoiono con il calore, ma anche con i raggi ultravioletti. È utile pulire le superfici di casa e del luogo di lavoro con i comuni disinfettanti.
Quali sono i sintomi dell’influenza?
Basta poco tempo all’influenza per manifestarsi. Ha un tempo di incubazione che va da un minimo di poche ore a un massimo di tre giorni.
Ha sintomi tipici e sintomi aspecifici, cioè che possono manifestarsi anche con altre infezioni o malattie. Ecco perché può essere confusa anche con un raffreddore o con una influenza gastrointestinale. Per poter parlare di influenza vera e propria, occorre simultaneamente la presenza di:
- febbre,
- un’infezione alle vie respiratorie superiori o inferiori,
- dolori muscolari oppure osteoarticolari.
I sintomi più frequenti sono:
- febbre;
- dolori muscolari e/o articolari;
- brividi;
- mal di testa;
- gola secca;
- mal di gola o prurito alla gola;
- placche in gola;
- abbassamento della voce;
- naso chiuso;
- prurito al naso;
- congestione nasale;
- difficoltà a sentire gli odori (anosmia);
- patina bianca sulla lingua;
- forte stanchezza (astenia);
- starnuti;
- sudorazioni specie di notte;
- tosse.
I sintomi aspecifici sono:
- nausea;
- crampi addominali;
- bruciore agli occhi;
- pallore.
Differenze con Covid
Come abbiamo appena visto le differenze tra i sintomi dell’influenza stagionale e quelli di Covid 19 sono poche. A differenza del malanno di stagione ci può essere la perdita dell’olfatto e quella del gusto. Anche se ora la variante Delta ha cambiato un po’ le cose, visto che causa un raffreddore e il naso che cola esattamente come l’influenza.
Quali sono le complicanze dell’influenza?
Di solito l’influenza ha un decorso benigno. Dopo 4-6 giorni si guarisce autonomamente, anche se si può continuare a sentirsi stanchi per settimane. A volte però possono sopraggiungere dei problemi, legati in genere a infezioni batteriche. Questo accade perché i virus dell’influenza distruggono le cellule delle mucose, facilitando la proliferazione dei batteri.
La maggior parte delle complicanze dell’influenza riguardano le vie aeree superiori e inferiori. Tendenzialmente queste complicanze sono più comuni nelle persone che convivono con malattie croniche, come quelle cardiovascolari o il diabete, ma anche nei bambini, negli anziani e negli immunocompromessi. Non è un caso che per tutte queste categorie è fortemente consigliata la vaccinazione antinfluenzale.
Le complicanze più diffuse sono:
- Disidratazione: soprattutto nei bambini e negli anziani lo stimolo della sete è debole. Bisogna ricordarsi di farli bere più spesso possibile. Anche l’alimentazione nei primi giorni può essere liquida, soprattutto a base di brodo di pollo, che aiuta nella ripresa dall’influenza;
- Sinusiti;
- Otiti, specie nei bambini;
- Bronchiti;
- Broncopolmoniti;
- Polmoniti batteriche e virali;
- Peggioramento delle malattie croniche.
Come si previene l’influenza?
Il vaccino antinfluenzale
Il modo più efficace di prevenire l’influenza è il vaccino. Come abbiamo già detto la vaccinazione va ripetuta ogni anno per la grande capacità del virus di mutare. La vaccinazione agisce stimolando il sistema immunitario a produrre degli anticorpi specifici contro il virus dell’influenza. contro un virus, in questo caso dell’influenza. Inoltre gli anticorpi dopo qualche mese vengono eliminati dal corpo. In internet si trovano molte fake news sul vaccino antinfluenzale.
Chi è meglio che si vaccini?
Il vaccino dell’influenza è sicuro, quindi tutti possono farsi vaccinare. La vaccinazione è altamente raccomandata per:
- i bambini e gli adolescenti, perché frequentano luoghi chiusi e affollati e hanno difese immunitarie che devono ancora svilupparsi;
- le donne in gravidanza;
- gli anziani;
- chi ha il sistema immunitario compromesso;
- gli obesi;
- i sieropositivi all’HIV o che hanno sviluppato l’AIDS;
- chi soffre di malattie croniche, come quelle cardiovascolari e il diabete;
- chi sta seguendo una terapia contro il cancro;
- gli asmatici;
- chi soffre di BPCO;
- i pazienti con fibrosi cistica;
- chi soffre di malattie renali o epatiche.
Chi è meglio che NON si vaccini
Come si diceva il vaccino antinfluenzale è sicuro. Ci sono però dei casi in cui può rappresentare un problema. Chi soffre di allergia alle uova deve fare attenzione e parlarne con il proprio medico curante. Molti vaccini sono preparati utilizzando le proteine delle uova. Anche chi si sia già vaccinato in passato ed abbia avuto una reazione allergica. Anche in questo caso è obbligatorio parlarne al medico di famiglia.
Effetti indesiderati del vaccino
Può capitare di avere una reazione eccessiva al vaccino da parte del nostro sistema immunitario. In questo caso i sintomi possono essere dolore muscolare e febbre, mal di gola e mal di testa. Per questo motivo c’è chi sostiene di essersi ammalato di influenza dopo la vaccinazione. In realtà sono le difese immunitarie che hanno avuto una reazione troppo vigorosa. È invece possibile di prendere l’influenza nei 15 giorni successivi alla vaccinazione. Il vaccino ci mette un paio di settimane a fare il suo effetto. Questo avviene soprattutto se ci si vaccina quando il virus dell’influenza sta già colpendo molte persone.
Altri modi per prevenire l’influenza
Se non ci si vaccina ci possono essere altri modi utili a limitare la possibilità di contrarre l’influenza:
- la prima regola aurea è quella di lavarsi le mani in modo corretto;
- bisogna evitare di portarsi le mani alla bocca, al naso o agli occhi;
- arieggiare le stanze sia a casa, sia al lavoro;
- evitare gli sbalzi di temperatura. Passare velocemente da ambienti caldi ad ambienti freddi favorisce l’insorgenza dei sintomi influenzali. Gli sbalzi di temperatura rendono meno efficienti le nostre difese immunitarie, specie delle prime vie respiratorie e dell’intestino. Per difenderti cerca di vestirti a cipolla, in modo da essere pronto a qualsiasi temperatura;
- limitare la propria permanenza in posti particolarmente affollati, quando sia possibile;
- seguire un’alimentazione sana ed equilibrata per rafforzare le proprie difese immunitarie;
- fare esercizio fisico moderato e regolare aiuta ad aumentare le capacità di risposta alle aggressioni esterne.
La prevenzione dell’influenza e del raffreddore può passare anche dalle piante. Ecco i tre rimedi naturali che hanno effettivamente il potere di rafforzare il tuo sistema immunitario, in vendita senza ricetta medica in farmacia e in erboristeria.
- ECHINACEA: qui scopri perché ti aiuta e quali sono le dosi
- GINSENG: tutti i suoi segreti, ma anche le sue controindicazioni
- PROPOLI: antibatterica, antinfiammatoria e antivirale è praticamente priva di effetti collaterali. La sua azione preventiva delle forme influenzali è testimoniata da diversi studi scientifici.
Quali sono le terapie contro l’influenza?
Di solito il trattamento dell’influenza mira ad alleviarne i sintomi. Le principali raccomandazioni sono:
- riposare è molto importante, perché consente al corpo di combattere meglio il virus;
- bere molti liquidi. Ci si può aiutare bevendo succhi di frutta e centrifugati;
- seguire una dieta leggera e facilmente digeribile.
Quando la febbre è alta o i sintomi intensi si può ricorrere a farmaci:
- antipiretici, che abbassano cioè la febbre;
- analgesici, che combattono il dolore osteo articolare, il mal di testa e il mal di gola;
- antivirali, se assunti entro le prime 48 ore dalla manifestazione dei sintomi.
Antibiotici
Gli antibiotici non hanno alcun effetto sui virus. Sono quindi totalmente inutili contro l’influenza. In più aumentano il rischio di sviluppare la resistenza agli antibiotici, con conseguenze che possono essere gravissime. Solo quando si sia in presenza di complicanze batteriche, il medico può decidere di prescrivere una terapia antibiotica.