Hai mai fatto caso a quanto è forte la presa della tua mano quando cerchi di aprire i barattoli o alzare delle caraffe? Nel caso sia molto debole potrebbe essere associata a una fiacchezza generale, a un maggiore rischio di infortuni e a un tempo di ripresa più lungo. Soprattutto se sei anziano.
In questo articolo
La forza che abbiamo nella mani
parla della nostra salute…
Ma non solo: secondo uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer’s Disease, la forza (o la debolezza) della presa della mano può anche fornire un indizio prezioso sulla salute generale e sul rischio di sviluppare malattie nel futuro, come la demenza.
… Mentale e generale
I ricercatori hanno scoperto che una presa debole della mano è un sintomo prematuro di invalidità cognitiva. Ogni 5 chili di riduzione nella forza delle mani – per capirci, un uomo di 30 anni ha una forza di presa in media di 40 chili – è associato a un rischio maggiore del 18% di avere disturbi cognitivi. Un articolo dell’anno scorso pubblicato sul Journal Clinical Interventions in Aging sottolinea che la forza della stretta di mano può essere indicativa, oltre che della salute cognitiva, anche della densità ossea, quindi del rischio di fratture o cadute. Gli esperti credono che il declino nella forza di presa faccia parte di una più generale perdita di resistenza da parte dei muscoli, che in genera inizia intorno ai 40 anni e prosegue fino ai 70. In media, si perde dal 3 al 5 per cento di massa muscolare per decennio.
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Riesci ad aprire i barattoli?
«La maggior parte delle persone non allena i muscoli delle mani» dicono gli esperti. «Così fininiamo per trascurare forza di presa, e ci rendiamo conto che si è indebolita solo quando ne facciamo esperienza nella vita quotidiana, ad esempio cercando invano di aprire i barattoli o di sollevare un bollitore pieno».
«Use it, or lose it»:
gli strumenti per allenare
i muscoli della mano
Come tutti gli altri muscoli del corpo, se non teniamo allenati quelli della mano, possono declinare velocemente. Per questo gli esperti consigliano di fare esercizi costanti per rinforzare la forza delle mani. In commercio esistono diversi strumenti per farlo:
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- Palline: simili a quelle antistress, esistono delle palline in gomma resistente che richiedono più forza per essere “spremute”. Si possono trovare più o meno dure a seconda delle necessità;
- Pinze: sono costituite da due maniglie in alluminio fissate attraverso una bobina. Con la mano si fa forza per stringere le maniglie e chiudere lo spazio tra di loro;
- Paste modellabili: sono chiamati “stucchi terapeutici”, impasti da stendere, girare, allungarle, pizzicare per rinforzare dita e mani. Come gli altri strumenti, si trova in diverse cosistenze a seconda delle necessità;
- Pistoni a molla: si tratta di un gadget tascabile da posizionare nel palmo della mano e stringere premendo su dei piccoli pistoni a molla. Si può modellare la resistenza di ciascuno per le singole dita e si consiglia di utilizzarlo quotidianamente per rafforzare non solo dita e mani, ma anche polsi e avambracci.
Fonte – studio pubblicato su Journal of Alzheimer’s Disease
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