Buscopan (N-butilbromuro)

In questo articolo

Cos’è Buscopan?

Buscopan contiene il principio attivo N-butilbromuro di joscina che appartiene alla famiglia dei medicinali alcaloidi della belladonna semisintetici. Le foglie e le radici della belladonna sono impiegato da secoli come antispastico nelle coliche. Il Buscopan è:

un antispastico. Chiamati anche spasmolitici, sono farmaci prescritti, come dice il nome stesso, per il trattamento degli spasmi della muscolatura liscia, in particolar modo della muscolatura liscia del tratto gastrointestinale. Questi spasmi, che non sono altro che una contrazione improvvisa e involontaria di un muscolo, possono essere causati da molte condizioni, disturbi e malattie;
un anticolinergico. Si tratta di farmaci che impediscono l’azione di un neurotrasmettitore del sistema nervoso, che si chiama acetilcolina. Sono in genere assunti per trattare l’eccesso di secrezione gastrica, il vomito, ma anche il morbo di Parkinson.

Indicazioni di Buscopan

Buscopan viene prescritto per i disturbi della motilità di stomaco, intestino, delle vie biliari e del tratto genitourinario.

Negli adulti è indicato nei casi di:
• dolore e spasmi a stomaco e intestino. Per questo motivo può essere utile anche nel trattamento dei sintomi della diarrea, in particolare i dolori e i crampi addominali. Per lo stesso motivo può alleviare i sintomi della gastrite;
• dolore e spasmi dovuti a ostacoli nel flusso delle vie urinarie e delle vie biliari. Il buscopan è uno spasmolitico indicato per spasmi della muscolatura liscia del tratto intestinale e genito urinario. Pur non essendo un farmaco di prima scelta, come gli antinfiammatori, può dare sollievo a chi soffra di dolori mestruali durante il ciclo.

Chi non deve usare Buscopan

Deve astenersi dall’usare Buscopan chi sia allergico o ipersensibile al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

I bambini sotto i 6 anni di età non devono prendere Buscopan.

Non deve usare questo farmaco anche chi soffra di

glaucoma ad angolo acuto, ossia un glaucoma causato dalla chiusura completa e permanente dell’angolo irido-corneale che determina un aumento improvviso della pressione intraoculare;
ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria;
stenosi pilorica, che è una sindrome che colpisce in genere i bambini molto piccoli, causata dal restringimento del piloro, cioè la valvola posta tra lo stomaco e il duodeno;
alcune condizioni dell’intestino come ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon, che è una condizione in cui il colon si estende in modo enorme, atonia intestinale dell’anziano e delle persone debilitate;
esofagite da reflusso;
miastenia grave, che è una forte debolezza muscolare;
tachicardia o aritmie cardiache.

Avvertenze e precauzioni

Buscopan va usato con particolare attenzione se:

è anziano,
ha la febbre,
soffre di ipertensione o insufficienza cardiaca,
in caso di ipertiroidismo,
ha malattie del fegato o dei reni,
soffre di una malattia cronica dei polmoni.

Posso bere alcolici se assumo Buscopan?

No, non bisogna bere alcolici se si sta assumendo Buscopan.

Gravidanza e allattamento

In linea generale è meglio non assumere questo farmaco se si è incinta. Lo stesso si sta allattando. Sarà il medico a decidere dove sia assolutamente necessario, valutare il rapporto tra benefici e rischio e decidere di conseguenza.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Tra gli effetti collaterali di questo farmaco ci sono vertigini, sonnolenza e disturbi visivi. Bisogna tenerne conto prima di mettersi alla guida o di utilizzare macchinari.

Interazione di Buscopan con altri farmaci

Occorre sempre dire al medico o al farmacista se si sta seguendo una terapia, anche a base di prodotti fitoterapici, come tisane e tinture madri.

Cautela massima se stiamo assumendo Buscopan insieme a:

farmaci che regolano l’umore, come antidepressivi e fenotiazine, che si usano sia per i disturbi mentali, sia per le allergie, antipsicotici, butirrofenoni, usati per i disturbi mentali e il vomito;
sostanze simili all’atropina, che agiscono a livello del sistema nervoso, o amantadina, usato per le malattie del sistema nervoso centrale che comportano una perdita del controllo dei movimenti, come il Parkinson;
medicinali contro il vomito e la nausea, come metoclopramide. Il loro effetto e quello di Buscopan potrebbero diminuire;
antiacidi, perché possono ridurre l’assorbimento intestinale degli anticolinergici, come Buscopan;
antistaminici, contro le allergie;
farmaci per il cuore come chinidina o disopiramide;
medicinali per le malattie respiratorie, come tiotropio, ipratropio o medicinali beta-adrenergici, usati per curare l’asma, perché Buscopan può aumentare la tachicardia;
anticoagulanti per ridurre o bloccare la formazione di grumi di sangue.

Posologia e modo d’uso

Compresse e supposte

Questa posologia è solo indicativa. Va seguita nel dettaglio la terapia decisa dal proprio medico curante. Questo vale ancora di più per i ragazzini tra i 14 e i 6 anni e per gli anziani. Questo farmaco va utilizzato solo per brevi periodi.

Adulti e ragazzi di età superiore ai 14 anni

Compresse: 1-2 compresse rivestite 3 volte al giorno. Le compresse vanno ingoiate intere, aiutandosi con un bicchiere d’acqua.
Supposte: 1 supposta 3 volte al giorno.

Buscopan fiale

Si assume una fiala più volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa. L’uso del medicinale è limitato ai soli pazienti adulti. La fiala deve essere iniettata lentamente e non deve essere assunto per periodi prolungati senza ricercare la causa del dolore addominale.

Cosa faccio se ho preso troppo Buscopan?

I sintomi del sovradosaggio di Buscopan possono essere:

bocca secca,
arrossamento della cute,
tachicardia,
disturbi visivi,
ritenzione urinaria,
stitichezza.

In linea di precauzione, quando abbiamo ingerito una dose superiore di Buscopan è meglio rivolgersi al proprio medico o al Pronto Soccorso.

Effetti collaterali

Come tutti i farmaci, anche Buscopan può causare effetti indesiderati, anche se non tutti li manifestano.

Generalmente sono di lieve entità. Solo raramente possono verificarsi:

reazioni allergiche, come orticaria, prurito, rash cutaneo, eritema, dispnea, che è la sensazione di mancanza d’aria, fino allo shock anafilattico;
problemi al cuore come la tachicardia;
sonnolenza;
bocca secca e stitichezza;
sudorazione eccessiva; ritenzione urinaria;
problemi agli occhi come la midriasi, cioè la dilatazione della pupilla.

Conservazione e scadenza

La data di scadenza è chiaramente indicata sulla confezione. La si può trovare anche su ogni blister o rivestimento interno. La data si riferisce al farmaco conservato correttamente. Non deve mai essere utilizzato dopo questa data di scadenza.

I farmaci non devono mai essere buttati nel cassonetto della raccolta indifferenziata. Possono essere molto dannose per la salute dell’ambiente e dell’uomo. È per questo che sono raccolti e trattati separatamente rispetto agli altri rifiuti. Ogni Regione – spesso ogni Comune – decide dove raccoglierli. È bene informarsi. Molte farmacie offrono il servizio di raccolta dei farmaci scaduti.