![come affrontare la Sindrome del tunnel carpale](https://www.ok-salute.it/wp-content/uploads/2025/02/tunnel-carpale-.jpg)
Con le basse temperature si possono percepire con più frequenza formicolii fastidiosi e intorpidimento alle dita. Se è vero che in inverno le mani sono maggiormente esposte a vento e freddo, è bene ricordare che questi sintomi non devono essere sottovalutati: possono, infatti, essere un campanello d’allarme per patologie legate alle articolazioni, quale la sindrome del tunnel carpale.
In questo articolo
Come si riconosce la sindrome del tunnel carpale?
Si tratta della sofferenza provata da un nervo della mano chiamato “nervo mediano”, costituito da una parte motoria che dà la forza al muscolo e da una parte sensitiva che ci dà il tatto alle prime tre dita. Questo nervo scorre con i tendini flessori delle dita nel tunnel carpale, un passaggio stretto situato nel polso delimitato dalle ossa carpali e dal legamento trasverso del carpo. A causa di una malattia infiammatoria che colpisce i tendini flessori della mano e li fa ingrossare, il nervo mediano viene compresso all’interno di questo spazio e si manifesta la sindrome del tunnel carpale (o STC). I sintomi includono:
- formicolio;
- intorpidimento;
- dolore alle prime tre dita della mano, che possono estendersi all’avambraccio.
Di notte i sintomi si acutizzano
Spesso, questi sintomi si acutizzano durante la notte e possono portare a debolezza nella presa e difficoltà nei movimenti fini. Il dolore e il formicolio causati dalla sindrome del tunnel carpale spesso peggiorano di notte per diversi motivi:
- Posizione del polso – Durante il sonno, è comune tenere il polso piegato, il che comprime ulteriormente il nervo mediano, aumentando i sintomi.
- Accumulo di liquidi – Durante il riposo, il corpo può trattenere più liquidi, causando gonfiore nei tessuti circostanti il tunnel carpale e aumentando la pressione sul nervo.
- Mancanza di movimento – Durante il giorno, il movimento delle mani aiuta la circolazione e riduce la compressione sul nervo. Di notte, l’immobilità può aggravare il problema.
- Irritazione del nervo – Se il nervo è già infiammato, il riposo notturno non sempre aiuta, anzi, può far percepire di più il dolore e il formicolio.
Quante persone ne soffrono
La sindrome del tunnel carpale (STC) è una patologia riconosciuta nella Nuova Tabella delle Malattie Professionali nell’Industria, come stabilito dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (10 ottobre 2023). Questa condizione colpisce oltre 2 milioni di persone in Italia, in particolare le donne, causando dolore e formicolio alle mani, sintomi che tendono a intensificarsi durante la stagione fredda.
Perché i sintomi peggiorano in inverno
Durante l’inverno, le basse temperature causano vasocostrizione, ovvero il restringimento dei vasi sanguigni, che può aumentare la compressione del nervo mediano nel tunnel carpale. Questo fenomeno accentua i sintomi della STC. Inoltre, l’esposizione prolungata al freddo può ridurre la flessibilità dei tendini e dei muscoli, contribuendo ulteriormente al disagio.
Consigli per gestire la sindrome del tunnel carpale
Il professor Luca Russo, ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie e docente in Ergonomia dell’Esercizio Fisico, offre alcuni suggerimenti per affrontare al meglio le temperature rigide:
- Protezione termica: utilizzare guanti termici adeguati per mantenere le mani calde durante l’esposizione al freddo.
- Riscaldamento: eseguire esercizi di riscaldamento prima di attività che coinvolgono le mani e i polsi, come gli sport invernali.
- Pause regolari: fare pause frequenti durante attività ripetitive o prolungate con le mani, per ridurre la tensione sul nervo mediano.
- Massaggi: massaggiare delicatamente le mani per stimolare la circolazione sanguigna.
- Evitare posizioni forzate: evitare di mantenere il polso in posizioni forzate per lunghi periodi, per esempio in ufficio al computer.
Approcci diagnostici innovativi
Oltre agli esami clinici tradizionali, come l’elettromiografia e l’ecografia, la valutazione biomeccanica rappresenta un approccio innovativo per la diagnosi della sindrome del tunnel carpale. L’uso di sensori inerziali permette:
- un’analisi precisa dei movimenti articolari del polso, offrendo dati oggettivi per la diagnosi precoce;
- il monitoraggio e la prevenzione della condizione, nonché per la gestione della riabilitazione post-chirurgica.
Trattamenti disponibili
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale può essere conservativo o chirurgico, a seconda della gravità dei sintomi (da valutare secondo le linee guida) e della risposta ai trattamenti iniziali.
Trattamenti conservativi
- Riposo e immobilizzazione del polso.
- Terapia fisica ed esercizi di stretching.
- Farmaci antinfiammatori.
- Iniezioni di corticosteroidi.
Queste terapie servono per alleviare le sintomatologie, soprattutto notturne, ma non sono risolutive come il trattamento chirurgico.
Trattamento chirurgico
In caso di sintomi persistenti o gravi, si può ricorrere a un intervento chirurgico per decomprimere il tunnel carpale. Dopo l’intervento, è previsto un periodo di riabilitazione per recuperare la funzionalità della mano.
Strategie di prevenzione
Per prevenire l’insorgenza della STC, è consigliabile:
- Postura corretta: mantenere una postura adeguata durante il lavoro, specialmente se si trascorrono molte ore al computer. Assicurarsi che il monitor sia all’altezza degli occhi e che le spalle siano rilassate.
- Strumenti ergonomici: utilizzare tastiera e mouse ergonomici e regolare l’altezza della sedia e del tavolo in modo che i polsi siano in posizione neutra.
- Pause e stretching: fare pause brevi ogni 30-60 minuti ed eseguire esercizi di stretching per le mani e i polsi, migliorando la flessibilità e riducendo la tensione.
- Tutori per il polso: considerare l’uso di tutori o supporti per il polso, specialmente durante la notte o durante attività che richiedono un uso prolungato delle mani.