Ci sono tanti motivi per mettere in tavola il pesce più volte a settimana. È cosa nota che mangiandone almeno due o tre porzioni da 100 grammi ogni 7 giorni, faremo scorta di un gran numero di sostanze preziose per il benessere di tutto l’organismo. Non solo proteine di facile digestione, ma Omega 3, così come minerali tra cui ferro, zinco, iodio, vitamine del gruppo B e vitamina D. Qui puoi leggere tutti i motivi per cui dobbiamo mangiare più pesce.
Una nuova ricerca che arriva dall’Università di Oxford in collaborazione con la IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dimostra come mangiare almeno tre porzioni di pesce a settimana tagli il rischio di sviluppare il cancro al colon retto.
Quasi mezzo milione di persone monitorate per 15 anni
Per raggiungere i loro obiettivi i ricercatori hanno esaminate le abitudini alimentari di quasi mezzo milione di persone. Per la precisione sono state 476.160 i volontari che hanno risposto alle domande degli esperti, compilando dei questionari nei quali dovevano indicare quanto spesso mangiassero determinati cibi. La ricerca includeva dettagli sull’assunzione da parte dei partecipanti di pesce, con l’indicazione se fosse:
- bianco, come il dentice, il branzino, l’orata, la sogliola, la triglia e il nasello;
- grasso, come il pesce azzurro, il tonno e il salmone;
- magro, come il calamaro, il polpo, la razza, la seppia, il sarago, la spigola, la sogliola, il merluzzo.
I partecipanti alla ricerca sono stati osservati per 15 anni e 6291 persone coinvolte hanno sviluppato il cancro al colon retto.
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I risultati della ricerca internazionale
- I risultati hanno dimostrato che mangiare circa 360 grammi di qualsiasi pesce a settimana è legato a una diminuzione del 12% del rischio di cancro al colon retto, rispetto a chi ne mangia meno di circa 64 grammi ogni 7 giorni.
- Allo stesso modo chi mangia appena 125 grammi a settimana di pesce grasso, come le sardine o il salmone, abbassa lo stesso rischio del 10 per cento. Una porzione di pesce è più o meno di 100 grammi.
Il team di esperti ha spiegato che tra i motivi ci sono i preziosi Omega 3, che hanno un effetto protettivo sul corpo e prevengono l’infiammazione. Qui puoi trovare l’elenco di 10 cibi che abbassano i livelli di infiammazione.
Dalla ricerca non sembra ci siano effetti positivi se vengono mangiati i frutti di mare.
Non esaminato il ruolo dell’olio di pesce
Lo studio non ha esaminato gli effetti dell’assunzione di integratori a base di olio di pesce. Marc Gunter, responsabile della ricerca per la IARC, ha spiegato che probabilmente anche questi integratori potrebbero avere un impatto sulla prevenzione a questo tipo di tumore. Servono quindi nuovi studi.
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I fattori di rischio che aumentano il rischio di cancro al colon retto
Del resto è noto come la dieta possa essere sia un fattore di rischio, sia uno strumento di prevenzione per quanto riguarda il cancro al colon retto. Uno scarso consumo di cereali integrali e di latticini e l’elevato consumo di carni processate (dagli insaccati alle salsicce e i wurstel) alzano le possibilità di sviluppare questo tipo di cancro. È proprio il tumore del colon retto quello che risulta maggiormente correlato alla dieta (ben il 38,3% del totale dei casi), in particolare tra i maschi di mezza età (45-64 anni). La dieta influisce anche sull’insorgenza di recidive. Fumare e bere alcolici sono altri due importanti fattori di rischio.
FONTE: Clinical Gastroenterology and Hepatology
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