Un litro e mezzo, anche due. Sono le quantità di acqua da bere ogni giorno, soprattutto d’estate, quando il caldo e il sudore rischiano di disidratarci più facilmente che durante il resto dell’anno. Ma da abitudine estremamente semplice, è altrettanto facile dimenticarsene. E così spesso si arriva a metà giornata che si è bevuto un cappuccino, due caffè e ancora neanche un po’ d’acqua.
Per arrivare alle quantità raccomandate ogni giorno (sono circa 8-10 bicchieri) bisogna crearsi delle abitudini fisse o cercare escamotage. Ecco qualche trucco.
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Create l’abitudine di mattina e di sera
Sveglia, doccia, colazione: ogni mattina la stessa sequenza, che fate quasi a occhi chiusi. Ebbene, prima di uscire di casa, bevete un bicchiere d’acqua, magari con un po’ di limone o di zenzero. Vi aiuterà a iniziare con il piede giusto la giornata. Lo stesso alla sera. Quando andate a letto, portatevi dell’acqua da tenere sul comodino e bevetene un bicchiere prima di addormentarvi. Dopo una o due settimane, una volta inseriti nella routine quotidiana, questi gesti vi verranno automatici e non richiederanno più sforzo.
Trovate la vostra acqua preferita
Pensate che l’acqua non abbia alcun gusto? Sbagliato. «I diversi minerali presenti nell’acqua e la loro differente concentrazione contribuiscono a conferire a ciascuna sapori specifici, che possiamo allenarci a percepire», afferma il nutrizionista Nicola Sorrentino. «Il dolce viene dato principalmente dal calcio. Il salato da bicarbonati, cloruri, solfati. L’amaro da magnesio, manganese, cloruri, bicarbonato, solfati. E infine l’acido dall’anidride carbonica. Il suggerimento, quindi, è quello di provare ad assaggiare le varie acque, proprio come fanno i sommelier, fino a trovare la vostra preferita.
Bottiglietta a portata di mano (con cannuccia)
Sul tavolo mentre lavorate o sulla scrivania mentre studiate, tenete sempre una bottiglietta d’acqua a portata di mano. Vi stimolerà a bere, anche se non avete sete. E sarà ancora meglio se utilizzate una cannuccia: renderà il gesto più simile a quello che facciamo quando beviamo una bibita da una lattina di tè o coca.
Le app per bere più acqua
Esistono diverse applicazioni per smartphone che possono aiutarvi a tenere il conto di quanto bevete ogni giorno. Rendendo l’attività quasi un gioco. Qualche esempio? Oltre a quelle collegate agli smartwatch, ci sono anche “Acqua reminder”, “Hydro”, “Bere acqua”, “Aqualert” e tante altre. Basta fare una ricerca mirata sugli store di app del vostro telefono per scoprirne numerose. Sono quasi tutte gratuite e sulla base di parametri impostati, come età, peso, attività svolta, calcolano in automatico la quantità di acqua necessaria al vostro organismo, ricordandovi con degli alert quando è necessario bere.
Acqua di tè e tisane
Se proprio l’acqua fatica ad andarvi giù, preparate un litro o due della vostra tisana o del vostro tè preferiti, senza, però, aggiungere zucchero. Poi, che siate in ufficio o a casa, tenete in bella vista una tazza da riempire più volte durante la giornata. Un’alternativa agli infusi è provare a rendere l’acqua più gradevole arricchendola con qualche goccia di essenze naturali. Come ad esempio menta, lime, vaniglia. In estate preparatele la sera e riponetele in frigo per il giorno dopo.
Stimolate la sete con snack o spezie
Un altro consiglio del nutrizionista Sorrentino: «Per stimolare il senso di sete una volta al giorno consumate un quadratino di cioccolato fondente (con almeno il 70% di cacao) o una porzione di frutta secca (massimo 30 grammi, pari a dieci mandorle o tre noci o quindici pistacchi)». Lo stesso meccanismo si può replicare aggiungendo ai piatti anche un po’ di spezie piccanti, come peperoncino o paprika. Tra l’altro, sono tutti snack e ingredienti molti salutari.
“Bere” attraverso il cibo
«Circa il 20-30% del nostro fabbisogno idrico, ovvero tra i 500 e i 900 millilitri al giorno, viene introdotto attraverso il cibo», conclude Sorrentino. «Tutti gli alimenti, del resto, contengono acqua, anche se in percentuali diverse. In cima alla lista si trovano le verdure con una quota del 90-95% e la frutta con l’80-90%. Seguiti da latte (80-90%), pesce (50-85%) e patate (78%). Agli ultimi posti insaccati, come il lardo (1-5%), e lo zucchero (0,5%)». Va da sé che il trucco per aumentare l’idratazione è puntare sui primi, limitando il più possibile questi ultimi. «Un altro consiglio», aggiunge il nutrizionista, «è portare in tavola almeno 5 porzioni alla settimana di zuppe, vellutate, minestroni, tutte preparazioni a base acquosa». Non pensate che siano piatti adatti solo alla stagione invernale: preparate e poi lasciate raffreddare, con un goccio di olio extravergine a crudo, sono perfette anche per l’estate.