Usare la crema solare dovrebbe oggi essere un gesto comune e naturale per la maggior parte delle persone. Sì, perché siamo tutti ormai consapevoli (vero?) che l’utilizzo di filtri, anche ad alta protezione, è una delle strategie chiave per difendersi efficacemente dai raggi UVA e UVB senza rinunciare a un’abbronzatura intensa, omogenea, ambrata e luminosa. Anzi, e non ci stanchiamo mai di dirlo, prendere la tintarella con una protezione aiuta a evitare antiestetiche macchie, a prevenire l’eritema e proteggersi da tumori della pelle.
«I prodotti solari fanno in modo che la pigmentazione cutanea avvenga gradualmente, in modo sano e duraturo», conferma Giovanni Leone, presidente della Società europea di fotodermatologia. «Agiscono grazie a sostanze che filtrano la luce (detti comunemente filtri chimici) oppure grazie a delle microparticelle schermanti che riflettono la luce (dette filtri fisici o filtri minerali)».
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Creme e prodotti solari: filtri che sbiancano il corallo
Se da una parte tutti i solari in commercio sono sicuri per l’uomo (i prodotti devono rispondere a severi standard europei per poter essere commercializzati), si parla sempre più spesso dell’impatto che i filtri fisici o minerali hanno sull’ambiente acquatico, soprattutto in tema di sbiancamento dei coralli e compromissione della fotosintesi delle micro alghe.
Dal 2021, per esempio, nelle Isole Hawaii sarà bandito l’uso di creme contenenti oxybenzone e octinoxato (fatta eccezione per chi ha una prescrizione medica), due sostanze utilizzate in molti prodotti solari a livello mondiale che, secondo uno studio pubblicato su Archives of Environmental Contamination and Toxicology nel 2015, danneggerebbero la barriera corallina e l’ecosistema marino. «Il tema esiste, tuttavia la maggior parte della comunità scientifica ritiene che questo allarme sia sovrastimato rapportando la quantità di filtri chimici e minerali contenuta nelle creme con altri inquinanti responsabili di disastri ambientali», prosegue Leone.
La cosmetica eco-consapevole
Ma è possibile non dover scegliere tra proteggere la pelle e proteggere la natura? Oggi sì, grazie alla tecnologia cosmetica eco-consapevole, che ha recentemente messo a punto sistemi di filtri solari UVA e UVB di nuovissima generazione che raggiungono elevati SPF (i fattori di protezione solare, vedi box) con minime quantità di filtri, eliminando quelli controversi, per una protezione solare efficace per l’uomo e rispettosa dell’ambiente.
«I filtri chimici non minerali (impropriamente detti chimici, perché tutti i filtri sono frutto di processi chimici) sono i più green perché sono biodegradabili e quindi più sicuri per l’ambiente acquatico, mentre i filtri fisici e minerali si accumulano nel mare e nelle falde acquifere quando facciamo la doccia», spiega Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto dermoclinico Vita Cutis di Milano. «Ricordiamo inoltre che la melanina è un naturale filtro chimico prodotto dalle cellule della nostra pelle. Anche l’acqua, la cosa più naturale che c’è, è un filtro chimico per eccellenza che filtra il calore dei raggi infrarossi.
I filtri fisici e minerali sono invece polveri minutissime che possono occludere i pori. Per cui, in senso dermatologico, meglio scegliere filtri chimici naturali e biodegradabili, come quelli della plusolina». Un attivo intelligente è, per esempio, l’olio di karanja: un vero booster naturale di SPF estratto dai semi di pongamia glabra e ricco in pongamol e karanjin, due flavonoidi in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette UVA/UVB. In più assicura idratazione e un’azione antinfiammatoria.
Creme e prodotti solari: anche il packaging rispetta la natura
L’approccio green si traduce anche in imballaggi e packaging sempre più pratici ed ecocompatibili: si va dai materiali realizzati in plastica riciclata al beccuccio dosatore retrattile, che compare/scompare con un semplice gesto, evitando così il rischio di perdere il tappo di plastica dello spray nella sabbia o nell’acqua.
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Trattamenti su misura
Una nuova sfida per i solari è anche la specificità del trattamento, proprio come avviene per gli altri prodotti dermocosmetici protagonisti della beauty routine quotidiana. Le formulazioni, quindi, sono indicate ai vari tipi di pelle, come quella mista e grassa, agiscono anche sugli inestetismi del tempo (chronoaging) e su quelli causati dal sole (photoaging). «In farmacia si trovano protezioni specifiche per le condizioni dermatologiche come la vitiligine e la psoriasi, per garantire un’esposizione controllata che dà benefici alla pelle», puntualizza Leone. Insomma, soluzioni sempre più mirate e che si presentano con texture innovative, packaging multitasking e attivi specifici.
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Azione antiaging
Molto più che semplici solari, i trattamenti antiage con alta protezione SPF sono veri e propri prodotti anti-età. Che agiscono su rughe, macchie, rilassamento e disidratazione. La novità è la plusolina, un complesso costituito da un mix di oli naturali (olio di crusca di riso, olio di karanja, olio di cotone) e vitamina E dall’azione protettiva e antiossidante, che contribuiscono alla prevenzione dei danni cutanei da photoaging, ma anche nel rallentare la comparsa di inestetismi tipici del cronoaging. L’elevato contenuto della plusolina è abbinato a una protezione water resistant costituita da polimeri di origine naturale a basso impatto ambientale. Macchie solari? Ecco come farle scomparire
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Pelle tatuata
Chi ha tatuaggi dovrebbe preferire creme con SPF alto ricche di attivi a effetto barriera, come burro di cacao o pantenolo per proteggere i colori del tattoo creando un film idrorepellente. Al di là dell’aspetto estetico, va ricordato che il tatuaggio, in special modo se particolarmente esteso e di colore pieno, può nascondere eventuali malattie della pelle, prima tra tutte il melanoma, e quindi dev’essere sempre protetto. Almeno una volta all’anno, è fondamentale rivolgersi a strutture dermatologiche per un controllo, come il centro «Tatuaggio sicuro» dell’Istituto dermoclinico Vita Cutis (dermoclinico.com).
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Pelle mista e grassa
La tecnologia ha messo a punto solari specifici per la pelle a tendenza acneica, che in estate tende a esplodere con aumento di brufoli e sebo in eccesso. La causa è il sole, che prima asciuga ma poi restituisce con gli interessi le imperfezioni, soprattutto nella zona T (mento, naso, fronte). Le creme solari da preferire sono quelle con alta protezione (30 o 50) dalla texture leggerissima e impalpabile a effetto matte, dal finish opaco e non comedogene. Esistono anche fluidi colorati per il viso che aiutano a uniformare il colorito e a camuffare le imperfezioni.
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Per gli sportivi
Sono prodotti per viso e corpo concepiti per chi ama praticare attività fisica all’aperto senza rinunciare alla protezione. I solari per gli amanti del fitness hanno una texture completamente invisibile che non lascia tracce, può essere applicata anche sulla pelle bagnata, senza che debba asciugare creando un film protettivo che si asciuga all’istante. Questi prodotti hanno anche packaging specifici. Come il formato stick o roll-on da tenere comodamente in tasca durante una corsa, un giro in bici o mentre si fa surf.
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Acque solari con alta protezione
Sono spray invisibili a base di acqua, spesso termale, da vaporizzare sul viso. Fin qui niente di nuovo. L’innovazione è l’SPF alto, utile per proteggere la pelle dai raggi UV e dall’inquinamento. Un gesto rapido e comodo da ripetere più volte durante l’arco della giornata. Per idratare e proteggere la pelle, al mare e in città, anche sopra il make up. «Sono semplici e piacevoli da usare ma teniamo presente che scivolano più facilmente rispetto alla crema. Quindi bisogna intensificare la frequenza di applicazione e, nonostante abbiano un SPF alto, sono sconsigliati in caso di patologie dermatologiche che richiedono una protezione più specifica», puntualizza Leone.
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Spray multitasking per il corpo
Una soluzione pratica e veloce per applicare la protezione solare in modo sicuro è lo spray a erogazione continua. Un’innovativa texture asciutta dal tocco secco erogata da una bombola altamente nebulizzata che permette una facile applicazione. Queste formule non ungono e si assorbono rapidamente, lasciando un film protettivo invisibile sulla pelle. Molti spray possono essere applicati anche su capelli e cuoio capelluto.
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Stick per le zone sensibili
Non è una novità ma è un passepartout sempre utile da tenere nella borsa da mare. Con un semplice gesto, lo stick protegge le zone sensibili di viso e corpo (naso, zigomi, cicatrici…). Le nuove texture in gel trasparente si fondono con la pelle sin dalla prima applicazione senza lasciare tracce bianche.
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