Dopo un incidente d’auto era rimasto tetraplegico. Adesso è tornato a muovere le mani. Tutto questo grazie a un intervento chirurgico eseguito dall’ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
Il nuovo intervento disponibile solo in pochissimi centri di eccellenza in tutto il mondo
L’équipe medica che l’ha operato ha utilizzato una tecnica operatoria innovativa, che ha consentito di bypassare la lesione al livello del midollo spinale. In questo modo gli esperti sono riusciti a ricollegare i nervi di donatori sani, come fossero dei fili elettrici, che sono rimasti sani sopra la ferita. L’uomo, un pasticcere di 52 anni, ha così recuperato la funzionalità delle mani.
Intervento multidisciplinare
L’intervento, eseguito dai dottori Bruno Battisti, Diego Garbossa, Andrea Lavorato e Paolo Titolo, è durato in totale 7 ore. L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra il reparto di Ortopedia e traumatologia 2, indirizzo Chirurgia della Mano del Cto, diretta dal dottor Battiston, la Neurochirurgia universitaria diretta dal professor Diego Garbossa, il Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione guidato dal professor Giuseppe Massazza e la Struttura dell’Unità Spinale Unipolare diretta dal dottor Salvatore Petrozzino. Ora dovrà fare della fisioterapia per molti mesi recuperare la piena funzionalità.
Esami del sangue: la guida completa
Cosa era successo
Un incidente d’auto gli aveva compromesso l’uso delle mani. Lo scontro è avvenuto circa sei mesi fa. Mentre era alla guida della sua vettura, aveva perso il controllo dell’auto durante un violento temporale. Nel sinistro aveva riportato una lesione midollare completa a livello cervicale. Le conseguenze sono state pesanti: l’uomo ha entrambe le gambe paralizzate e non era più capace di aprire e chiudere le dita delle mani.
Una vera rivoluzione chirurgica
Prima dell’intervento chirurgico l’uomo aveva ottenuto solo un recupero parziale della funzionalità delle dita, grazie a interventi standard che utilizzavano trasferimenti di tendini. La nuova tecnica è stata invece in grado di reinnervare interi distretti muscolari, garantendo un miglioramento più sostanziale.
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